Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
“La situazione di Pediatria - aggiunge - sarebbe divenuta particolarmente critica a seguito della richiesta di interruzione dei ricoveri, a partire dal 2 marzo, dovuta alla grave carenza di organico, in quanto gli attuali operatori sanitari, in numero limitato rispetto alle effettive necessità, non sarebbero in grado di coprire i turni di lavoro. La conseguenza drammatica sarebbe che uno dei reparti che ha caratterizzato la storia del nosocomio lametino, servendo buona parte del territorio regionale e caratterizzandosi nel tempo per servizi di elevata qualità, si troverebbe costretto a garantire esclusivamente prestazioni di pronto soccorso”.
“La politica – osserva l’onorevole Galati - non può rimanere inerte di fronte a tale situazione che penalizzerebbe enormemente l’utenza, costretta a subire condizioni inaccettabili a causa del possibile blocco dei ricoveri in Pediatria. Il verificarsi di questa circostanza creerebbe innumerevoli disagi agli sfortunati pazienti costretti a spostamenti indesiderati per poter usufruire delle cure necessarie, senza dimenticare i conseguenti rischi che una contingenza di questo tipo potrebbe generare”.
“Invito pertanto la direzione generale dell’Azienda sanitaria di Catanzaro – sottolinea l’onorevole Galati - ad interessare della vicenda il dipartimento alla sanità e l’Ufficio del Commissario allo scopo di aprire con urgenza un tavolo regionale per porre un freno e trovare una soluzione a quanto sta accadendo. Ribadisco che lo sblocco del turn-over è un’esigenza non più rinviabile non solo per dare ossigeno al reparto di Pediatria ma anche ad altri reparti dell’Ospedale di Lamezia Terme che vivono analoghe situazioni, come anche non è più rinviabile, a tre mesi dalle elezioni regionali, la nomina del Commissario ad acta come da me sollecitata al Ministro Lorenzin attraverso la presentazione di una recente interrogazione parlamentare".
“Occorre fare presto, non è più possibile – conclude il deputato di Forza Italia - sopportare le diatribe in corso sulle nomine dirigenziali in materia sanitaria quando si vivono situazioni di assoluta emergenza. I cittadini non possono aspettare oltre, sarebbe un sacrilegio calpestare il loro diritti”.