Pandemia, digitalizzazione, la richiesta delle generazioni più giovani di sostenere modelli economici sostenibili e di giustizia sociale: sono queste le sfide che per la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico dovrà essere in grado di interpretare il nuovo presidente della Repubblica. «Il capo dello Stato deve essere una figura di garanzia e unità nazionale in grado di traghettare il paese in una nuova epocaquella post pandemica». Meglio se donna, per la parlamentare calabrese, perché «è arrivato il momento di valorizzare la leadership femminile, che si basa sull’ascolto e sull’empatia».

La deputata cinque stelle ripone molta fiducia nell’esecutivo di Roberto Occhiuto che «ha una lunga esperienza a livello regionale e parlamentare. Auspico che ci sia la volontà della giunta di dialogare anche con le opposizioni. Abbiamo bisogno di stare uniti anche nelle diversità di pensiero e azioni, ma è necessario dare ai calabresi il messaggio di essere coesi per portare la regione fuori dal tunnel in cui sembra precipitata da moltissimi anni».

E a proposito della propria regione Anna Laura Orrico ha evidenziato che «troppo spesso la Calabria non viene considerata nella scacchiera nazionale e in molti casi mi sono trovata a dover perorare la causa della mia regione, non sempre presente nei tavoli romani».

Per la deputata cinque stelle è necessario formare una classe politica in grado di dare visibilità alla Calabria. Negli studi de LaCapitale la parlamentare evidenziato il 40% delle risorse che Pnrr destina al Mezzogiorno non basta anche perché «ci sono Sud differenti. La Calabria ad esempio ha un tessuto imprenditoriale e sociale più fragile, con debolezze ben più gravi di quelle di altre regioni del Mezzogiorno». Ma oltre al Pnrr Anna Laura Orrico menziona le risorse delle politiche di coesione UE: «Ci sono anche i nuovi fondi del settennato 2021-2027 ed è fondamentale programmarli. Occorre fornire assistenza tecnica a dirigenti e funzionari regionali per mettere in campo e sfruttare al meglio tutte le risorse in arrivo». «In Calabria si stanno attivando concorsi che inieteranno nuove competenze, come quelle su digitalizzazione e nuove tecnologie. Abbiamo risorse eccellenti ma non bastano, serve investire su capitale umano e nuove competenze».

Davanti alle telecamere de La Capitale Orrico ricorda anche la lotta del procuratore di Catanzaro Gratteri contro la criminalità organizzata: «Gli anticorpi in Calabria ci sono, spetta a noi renderli più forti». E a proposito di anticorpi, la deputata evidenza le debolezze strutturali del servizio sanitario della Regione Calabria nonostante il primato delle vaccinazioni contro il Covid: «Nel Governo Conte due sono state tantissime le risorse messe a disposizione per rafforzare la medicina territoriale, per assumere medici e infermieri, circa 200 milioni non utilizzati e rimasti bloccati. Finalmente Occhiuto ha deciso di attivare le procedure per medici e infermieri e di impegnare i soldi messi a disposizione dal Governo Conte due.
Abbiamo bisogno di sanità pubblica e di ricreare fiducia nei cittadini che spesso hanno paura persino di andare in ospedale. Questo non è più tollerabile in una democrazia come la nostra».