«Ringrazio il sindaco di Riace Mimmo Lucano, che ha messo la sua vita a disposizione della causa dell'accoglienza degli immigrati. Salvini venga a Riace e si renda conto di come qui l'accoglienza viene praticata nel concreto». Lo ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel suo intervento alla manifestazione "Il cammino della speranza" organizzata dalla Fiom a Lamezia Terme.


«Da un anno e mezzo - ha sostenuto Oliverio - non si trasferiscono le risorse a Riace: Riace non deve morire ma ho l'impressione che si voglia far morire questa esperienza di accoglienza, integrazione e diritti. Ricordo - ha proseguito il governatore - che è stata pure bloccata una fiction sul progetto messo in capo da Lucano. In Calabria oltre il 50% dei Comuni ha attuato i progetti Sprar: questa - ha proseguito - è la riprova che ci può essere una risposta alternativa e propositiva al problema dell'immigrazione».


Un fenomeno che, secondo in governatore «è destinato a segnare la vita del nostro Paese per molto tempo».
«È illusoria - ha aggiunto Oliverio - la risposta che alcune forze di destra stanno tentando di proporre: è come se di fronte a una diga si volesse mettere un piccolo argine. Il problema è regolare i flussi: sono necessarie proposte che abbiamo impostazioni diverse. Senza gli immigrati nel mercato del lavoro - ha sostenuto il presidente della Regione - avremmo difficoltà ancora più serie. Bisogna agire su una scala ampia, affrontando il tema degli squilibri pensando agli effetti e non alle cause».


In chiusura Oliverio è tornato sul ministro dell’Interno: «Salvini è stato in Calabria, a San Ferdinando: mi fa piacere che abbia constatato che la tendopoli è una vergogna, ma mi aspetto che la cancelli con politiche adeguate e non con la deportazioni. Quella di San Ferdinando - ha concluso Oliverio - è un'immigrazione regolare e i lavoratori regolari vanno trattati con tutti i diritti».