VIDEO | Il sindaco di Cosenza attacca gli esponenti azzurri: «A settembre si sono incontrati con Salvini»
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La parola d'ordine è quella di non arretrare di un millimetro. Anche a costo di dover consumare dolorosi strappi politici e personali. Mario Occhiuto ha scelto di proseguire fino in fondo nel cammino avviato ormai da un anno verso la candidatura alla presidenza della Regione.
Ma come in un gran premio della montagna di ciclismo, dopo la fuga in avanti, durante la scalata al sindaco di Cosenza sono venuti meno i gregari. In questa corsa si è allora ritrovato solo, orfano del partito e addirittura sorpassato da chi avrebbe dovuto sostenerlo fino al traguardo.
Il niet della Lega targata Gentile
Determinante il ruolo della Lega ed anche quello di alcuni colonnelli di Forza Italia, leggasi Antonio e Pino Gentile, di recente entrati a far parte della cerchia di Salvini.
«A settembre il leader padano - ha detto Mario Occhiuto - ha incontrato alcuni personaggi della politica del passato che gli hanno chiesto di estromettermi. Questo non può essere accettato - sottolinea -. Tantissime persone non vogliono sottomettersi a questa prevaricazione. Sarò candidato con loro e mi appello soprattutto ai giovani affinché non si facciano ingabbiare da queste logiche partitiche lontane dagli interessi dei calabresi».
Rischio crisi politica a Palazzo dei Bruzi
Alla riunione organizzativa convocata in un albergo di Rende, ci sono assessori e consiglieri comunali e qualche esponente politico di un certo livello come l'ex presidente della giunta regionale Giuseppe Nisticò. Tra i membri della giunta sono presenti tra gli altri Michelangelo Spataro, Loredana Pastore, Francesco Caruso, Carmine Vizza, Francesco De Cicco.
Il tempo stringe, l'incedere delle festività non aiuta e bisogna raccogliere migliaia di firme. Si parla di tre liste a sostegno di una coalizione trasversale e dal sapore civico. Possibili le ricadute sulla tenuta della maggioranza a Palazzo dei Bruzi.
Mario Occhiuto, oltre a mettersi di traverso in seno al suo ormai ex partito, correrà contro Lega e Fratelli d'Italia. E gli esponenti in consiglio di queste forze politiche potrebbero anche sfiduciarlo.
«Le conseguenze sulla prosecuzione della mia esperienza di sindaco non mi interessano - afferma - Le mie scelte politiche non sono orientate alla convenienza. Quella che stiamo portando avanti è una missione dalla quale non possiamo tirarci indietro. Cosa succederà non mi importa».
Ecco l'intervista rilasciata al nostro network