«Trovo deludente il modo in cui il presidente Oliverio ha liquidato, oserei dire con un pizzico di irresponsabilità, la proposta venuta dai sindaci di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Lamezia Terme di istituire una seconda Zona Economica Speciale in Calabria, dopo quella di Gioia Tauro. La possibilità di istituire una seconda Zes nelle Regioni in ritardo di sviluppo è espressamente prevista dal Decreto Sud e - al di là delle considerazioni sull'ammissibilità, tutte da verificare quando sarà varato il Decreto di attuazione - e mi meraviglia che un Presidente di Regione non faccia uno sforzo per assicurarsi tale possibilità», dichiara Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro.

 

L’adeguamento dei criteri

"É vero - continua - che il Decreto recita che le ZES devono comprendere almeno un'area portuale collegata alla rete trans-europea dei trasporti e di questo aspetto abbiamo a lungo discusso con i colleghi sindaci Pugliese e Mascaro. Ciò non dovrebbe impedire al presidente Oliverio di battersi perchè questo criterio venga modificato o adeguato alla drammatica realtà calabrese che ha bisogno di provvedimenti straordinari da parte del Governo. Gli argomenti ci sono tutti: l'area centrale della Calabria vanta due porti importanti (Crotone e Vibo Valentia), l'aeroporto internazionale di Lamezia Terme, il Capoluogo di Regione, aree finalizzate alle imprese produttive. Mi auguro che il Governatore, utilizzando i suoi buoni rapporti con il presidente Gentiloni e con i ministri che sono accorsi al suo convegno di Arcavacata, riesca a superare, in sede di Decreto di attuazione, gli eventuali ostacoli all'istituzione della seconda Zes»

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In conclusione il primo cittadino di Catanzaro, riguardo tutto ciò, afferma, « quanto meno per smentire le accuse di debolezza e subalternità dell'attuale Governo regionale».