Sarà la stessa Prefettura ad interessarsi del caso "carrellati" a Catanzaro. È stato questo il primo e immediato risultato che tre rappresentanti di altrettante associazioni cittadine - Il Pungolo, I Quartieri e Upac - hanno ottenuto dall'incontro richiesto questa mattina a Palazzo di Governo. Assente il prefetto, i tre esponenti sono stati ricevuti dal capo di gabinetto che ha assunto l'impegno di procedere con l'acquisizione di ogni documentazione utile e di richiedere approfondimenti all'amministrazione comunale sul caso che da mesi agita la città.

 

Al centro di ben due esposti, notificati dalle tre associazioni prima all'Anac e poi alla Prefettura, la decisione di Palazzo De Nobili di introdurre una nuova tassazione, quella per l'occupazione del suolo pubblico, da applicare agli esercizi commerciali e ai condomini privati che occupano strade e marciapiedi con i carrellati destinati alla raccolta differenziata. I rappresentanti delle tre associazioni hanno fin da subito richiesto al sindaco e al Consiglio comunale il ritiro del provvedimento che determinerebbe un aggravio dei costi su un servizio, quello della raccolta dei rifiuti, già oneroso per i contribuenti. Ancor di più sulla scorta di alcune pronunce della Corte di Cassazione che demandano alle società gestrici del servizio l'assunzione del costo del tributo.

 

Luana Costa