L’ipotesi di sosta gratuita per gli amministratori (fino a due posti a testa) ha tenuto banco nella prima riunione dei gruppi consiliari. Si ipotizza anche di aumentare il numero di stanze a disposizione. Novità in arrivo per Commissioni e nuovo Regolamento
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Conferenza dei capigruppo, quella svoltasi ieri a Palazzo De Nobili, che ha stabilito non soltanto la data del prossimo consiglio comunale di Catanzaro (in programma lunedì 5, a partire dalle ore 9), ma anche un'altra serie di argomenti da trattare all'interno dello stesso organismo. Comunque sia, il civico consesso sulle Linee programmatiche si annuncia una seduta fiume considerato come a ogni membro dell'assise saranno concessi 10 minuti per l'intervento politico più altri 5' per eventuali repliche che con le immancabili dichiarazioni di voto (molto spesso impiegate per ripetere concetti già più volte espressi in precedenza o rispondere agli attacchi degli avversari) potrebbero portare a quota 20' (o anche oltre) per le considerazioni di un singolo consigliere. Quanto non si discuterà in Aula fra pochi giorni sarà invece relativo ai parcheggi gratuiti dei medesimi pubblici amministratori.
Sosta gratuita
Al momento è tutto ancora in via di definizione. Sulla falsariga del passato, però, ciò che preme è la sistemazione della sbarra del parcheggio del Teatro Politeama-Mario Foglietti (al fine di sfruttare il "cortiletto" dove posteggiare le auto) e la verifica dell'utilizzo dell'attiguo parcheggio della caserma e degli uffici dei carabinieri (facoltà di solito concessa sempre, quindi non unicamente in occasione di Consigli e appuntamenti istituzionali analoghi). A questo si aggiunge la possibilità, ancora al vaglio e comunque trattata quale "questione interna", di usufruire delle strisce blu senza pagare (con ben due vetture a testa, così da farne beneficiare pure un familiare). Salvo non siano introdotti strumenti per controllare la contemporaneità della sosta di un paio di mezzi autorizzati in capo a uno stesso consigliere o assessore e collaboratore della squadra di governo cittadino. Verifiche di cui tuttavia, almeno finora, mai c'è stata traccia.
A parte questo, fra le istanze inoltrate pure le richieste per passare dalle attuali 5 alle future 7 stanze per i gruppi consiliari e in particolare per organizzare le Commissioni in nuclei di lavoro che tengano conto di esigenze politiche e funzione di tutti i consiglieri con naturalmente un numero predefinito di partecipanti (5) e proporzioni tra rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione nell'ordine di un 60-40% circa. Fra le proposte anche l'istituzione di una Commissione ad hoc sul Pnrr e, soprattutto, di un tavolo di concertazione per la redazione del nuovo regolamento comunale.
I nuovi capigruppo
Nominati anche i capigruppo, ancora con particolare attenzione a una sorta di Manuale Cencelli complessivo dell'assemblea e l'astuta mossa di Lea Concolino transitata di recente al Misto (che è facile prevedere sin d'ora come in corso d'opera diventerà affollatissimo) di cui sarà adesso il capo.
Accanto a lei, ecco i colleghi al vertice degli altri gruppi: Antonello Talerico (in quanto eletto dopo essere stato candidato a sindaco al primo turno); Vincenzo Capellupo, Cambiavento; Tommaso Serraino, Mo' Fiorita Sindaco; Fabio Celia, Partito Democratico; Danilo Sergi, Movimento Cinque Stelle; Gregorio Buccolieri, Catanzaro Fiorita; Eugenio Riccio, Alleanza per Catanzaro; Giovanni Costa, Prima l'Italia; Emanuele Ciciarello, Progetto Catanzaro; Marco Polimeni, Catanzaro Azzurra; Giorgio Arcuri, Riformisti Avanti; Emanuela Costanzo, Catanzaro Prima di Tutto; Sergio Costanzo, Fare per Catanzaro; Gianni Parisi, Rinascita; Francesco Scarpino, Italia al Centro; Antonio Corsi, Volare Alto; Raffaele Serò, Io scelgo Catanzaro; Giulia Procopi, Noi con L'Italia e Wanda Ferro, Fratelli d'Italia.
A prescindere da tutto, però, appare nuovamente esclusa, per così dire, una donna molto stimata per il suo valore quale Daniela Palaia, già mancato assessore e presidente del civico consesso dopo essere stata fortemente tra i papabili. Ma niente, ancora una volta. L’ennesima.