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'Già prima della proclamazione di Mario Oliverio insistemmo sul fatto che la responsabilità politica della sanità doveva assegnarsi al governatore regionale eletto, affidando a un tecnico i conti e la burocrazia degli atti. Il governo fece orecchio da mercante, perché la nomina del commissario spacca la politica, intenta a difendere interessi di palazzo, piuttosto che pubblici'. 'L'esecutivo Renzi – prosegue la deputata M5s – ha il grave torto d'aver atteso la fine del 2014 ignorando il problema in Calabria. Poi è entrata in vigore la nuova normativa, che ferma la nomina di Oliverio a commissario. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha provato a marcare il territorio, ripetendo che il Patto per la Salute esclude la possibilità di nominare il governatore'. 'Da ultimo – aggiunge la parlamentare Cinque stelle – l'avvocatura dello Stato ha smentito Lorenzin». «Adesso – conclude Nesci – il governo non può giocare ancora. Nomini un commissario e consenta la riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio regionale, che ha tanto bisogno di risposte e certezze'.