La deputata M5s Dalila Nesci ha presentato un'interrogazione alla Camera, chiedendo al governo «se non intenda revocare l'incarico di commissario per la sanità calabrese all'ing. Massimo Scura, per non aver rimosso i provvedimenti illegittimi di nomina dei dottori Santo Gioffrè e Domenico Pingitore a commissario dell'Asp di Reggio Calabria e dell'Ao di Catanzaro, come invece al punto 13 imponeva l'atto di nomina dello stesso Scura». Per la parlamentare M5s, «poiché l'Anac ha inibito il governatore Oliverio per l'inconferibilità dell'incarico assegnato a Gioffrè, il governo deve sanzionare Scura, del cui immobilismo, nel caso in questione, abbiamo fornito chiara documentazione ai ministeri vigilanti». «Scura – precisa la parlamentare M5s – ha consentito la permanenza abusiva di Gioffrè e Pingitore alla guida dell'Asp Reggina e dell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. A una diffida del nostro legale, l'avvocato Domenico Monteleone, Scura ha risposto trasmettendo un parere di parte commissionato da Gioffrè per mantenere la poltrona. Pertanto, Scura è responsabile quanto Oliverio e quanto il dg del dipartimento regionale Tutela della Salute, Riccardo Fatarella, per il quale, come ci scrisse, era legittima la nomina di Gioffrè e Pingitore. Non si capisce perché Oliverio preferisca essere l'unico sanzionato e per lo specifico non faccia alcun appunto a Fatarella». Sempre sulla delicata vicenda delle nomine dei vertici sanitari, Nesci ha chiesto a Fatarella di acquisire un'autocertificazione dei commissari delle aziende sanitarie, ospedaliere e ospedaliero-universitaria in cui gli stessi attestino di non aver svolto, in parallelo, attività da liberi professionisti.