Giorgia Meloni è la nuova presidente del Consiglio. Il giuramento avverrà domani alle 10 nei saloni del Quirinale.  A quel punto la leader di Fdi si insedierà a Palazzo Chigi, dopo il consueto scambio della campanella con Mario Draghi di ritorno proprio in queste ore da Bruxelles. Dopo una legislatura senza una maggioranza politica, finalmente siamo arrivati al nuovo Governo. Non è stato facile come dimostra la lunga consultazione fra la premier in pectore e Sergio Mattarella, durata oltre un'ora e venti.

La ragazza della Garbatella, figlia del popolo, abbandonata da piccola da un padre col vissuto tumultuoso, diventa così la prima presidente del Consiglio donna del Paese. Non solo, ma anche la prima presidente del Consiglio espressione di un partito post fascista.

Del resto la Meloni è una che ha sempre bruciato le tappe; da sola si è fatta largo in un partito che non ha proprio il culto delle quote rose, fottendosene delle pari opportunità. È stata forse fra le più giovani ministre della Repubblica quando Silvio Berlusconi la indicò, a soli 19 anni, ministro della Gioventù (senza portafoglio come tiene a precisare lei). Anche sulla linea politica del Governo ci sono pochi dubbi. Per capirlo basta guardare la denominazione nuova di alcuni ministeri. Ad esempio ecco apparire il ministero per la Sovranità alimentare o quello per il Made in italy.

Ecco la lista dei ministri

Ministri con portafoglio

Ministri senza portafoglio

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri è Alfredo Mantovano.

Il messaggio di Mattarella

«Vi ringrazio per l'attenzione con cui avete seguito i lavori per la formazione del nuovo governo - ha detto Mattarella ai giornalisti, pochi minuti dopo che Giorgia Meloni aveva letto la lista dei ministri -. Questa volta il tempo è stato breve, non è passato nemmeno un mese dalla data delle elezioni e questo è stato possibile per la chiarezza dell'esito elettorale. Rivolgo l’augurio buon lavoro al nuovo governo che domani mattina con il giuramento inizierà a svolgere i suoi compiti». Il Capo dello Stato ha poi fatto riferimento a Mario Draghi, che «ha fatto fronte all'esigenza di guida de Paese, concludendo la sua attività col consiglio europeo, lo ringrazio ancora una volta».

Genesi tormentata

Adesso bisogna vedere che vita avrà questo Governo. Arrivare alla quadra sui nomi non è stato facile perchè gli alleati, anzi il solo Berlusconi, ha fatto di tutto per metterle i bastoni fra le ruote, con la lista di offese personali, con gli audio “pirata”, con i contenuti di quegli audio su Putin e Zelensky. Lei ha tirato dritto senza piegarsi ai ricatti degli alleati. Lei, che spesso ama lo slogan un po’ urlato, ha indossato subito i panni della moderazione ed è stata semplicemente in silenzio. Un silenzio che era assenza, però.

Undici minuti in tutto è durato il colloquio stamani con il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Siamo pronti", ha detto all'uscita delle consultazioni ribadendolo via tweet poco dopo. Il giuramento del nuovo esecutivo - secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari - si dovrebbe tenere domenica mattina. La squadra di governo è quasi fatta ma si limano ancora alcune caselle. "Sono sicuro che, grazie al supporto imprescindibile di Forza Italia, il prossimo esecutivo sarà all'altezza di guidare il Paese verso la crescita", twitta Silvio Berlusconi allegando una foto in cui si mostra tutta la delegazione azzurra, con lui stesso seduto su una poltrona dorata. Inevitabili i meme sui social che lo ritraggono sulla stessa poltrona legato e imbavagliato.

Inutile dire che, come ampiamente previsto alla vigilia, nessun calabrese farà parte della squadra di Governo ad eccezione di Eugenia Roccella che sulla carta è stata eletta in Calabria anche se qui non ha mai messo piede. Unica consolazione la presenza di un Ministro per il Sud. Vedremo se la regione riuscirà a recuperare qualcosa con i sottosegretari e i viceministri, ma sopratutto se Roberto Occhiuto saprà giocarsi tutto il suo indiscutibile peso politico a favore delle tante vertenza aperte in Calabria.