«Nessuno sgarbo ma il rispetto delle norme che dovrebbe trovare pienamente d’accordo il consigliere regionale Antonio Montuoro. Dura la legge ma è la legge dicevano i latini». Non si è fatta attendere la replica del sindaco del Comune di Marcellinara, Vittorio Scerbo, alle dichiarazioni dell’ex consigliere comunale di Marcellinara, Antonio Montuoro, che si è dimesso dopo esser stato dichiarato decaduto dall'assemblea comunale lo scorso 28 aprile.

«Il consigliere Montuoro – ha spiegato il sindaco – saprà bene che le dimissioni dalla carica di consigliere comunale non possono essere certo formalizzate con una pec e senza nemmeno una firma ma apprezziamo che abbia cercato di porre rimedio all’ennesima assenza con tali dimissioni in extremis, per evitare la discussione in Consiglio, che invece si è determinato ed ha affrontato la questione sia dal punto di vista giuridico che politico».

«Infatti – ha proseguito Scerbo – così come è emerso dagli interventi, non si è fatto altro che prendere atto di una contraddizione insita nelle stesse comunicazioni del consigliere regionale che il 3 aprile chiedeva al Consiglio di accogliere positivamente le ampie giustificazioni alle sue assenze, mentre il 28 aprile, a un’ora dall’inizio dei lavori, considerava impossibile invece mantenere l’impegno assunto con gli elettori all’interno del Consiglio comunale di Marcellinara».

«Semmai lo sgarbo lo ha fatto lui al Consiglio Comunale che lo attendeva presente in aula per la discussione e per accogliere le sue giustificazioni. È chiaro che le dimissioni sono arrivate solo per evitare un evidente autogol politico. Ma va bene così. Speriamo ora sia più attivo per Marcellinara come lo è per altre comunità, stante la timidezza su problemi ancora sul tavolo, come la chiusura della strada sp 168, o sui rilevanti temi che questa amministrazione lancia all’attenzione regionale, non ultima l’emergenza cinghiali che ci auguriamo venga affrontata con risoluta determinazione».