Il senatore del Partito democratico ha attaccato l’esecutivo: «Dalle alluvioni di ottobre è trascorso un mese, inerzia inaccettabile»
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«A distanza di quasi un mese dalla richiesta formale della Regione Calabria per il riconoscimento dello stato di emergenza per il maltempo dello scorso ottobre - che ha provocato lutti e danni innumerevoli - il Governo non è stato in grado di pronunciarsi e fornire così alla mia terra gli strumenti necessari per far fronte all'enorme mole di disagi provocati a infrastrutture, aziende e beni immobili». Così il senatore del Partito democratico, Ernesto Magorno.
«Siamo di fronte – ha proseguito - a un'inerzia inaccettabile, che si ripercuote sui territori e genera ulteriori difficoltà. In questi giorni carichi di dolore per le tragedia che si sono consumate da Nord a Sud, dalla Sicilia al Veneto, assistiamo a una diffusa incapacità di questo Governo a gestire le emergenze, a farsi carico dei problemi delle comunità e a rispondere con provvedimenti conseguenti».
Magorno ha poi fatto sapere che «la Regione con delibera 443 della Giunta regionale, e datata 8 ottobre, ha predisposto tutti gli atti necessari affinché le istituzioni nazionali potessero attivarsi ma è trascorso quasi un mese e regna un totale immobilismo. Governare richiede prontezza e dinamismo, senso di responsabilità e dedizione. Basta con le dirette social, basta con i tweet e i selfie di dubbio gusto. L'Italia ha bisogno di menti e mani laboriose», ha concluso.