Sara stato l’esito delle elezioni regionali in Umbria; sarà stato il fatto che – nonostante il responso delle urne di domenica scorsa – l’ipotesi di voler continuare a camminare ostinatamente sulla via tracciata di un’alleanza innaturale e costretta con i nemici di sempre sia ancora viva; sarà anche che le tanto attese risposte a decenni di emergenze e problemi che avrebbero dovuto dare vita alla stagione dei cambiamenti, in Calabria non sono mai arrivate; sta di fatto che oggi 119 attivisti calabresi del Movimento 5 stelle scrivono un accorato messaggio a Beppe Grillo, richiamandolo a quella “retta via” che sembra essersi smarrita.

 

I toni - tra le lettere - sono malinconici, quasi nostalgici di quello che dieci anni fa era un sogno e che oggi sembra essersi tramutato in un incubo. È la politica del Movimento che non piace più agli stessi attivisti che non condividono più i metodi di una gestione che sembra andare da tutt’altra parte rispetto all’atteso cambiamento. Dal Pollino allo Stretto è un coro di No e di dissenso, di malumori e maldipancia che si percepiscono, nemmeno più di tanto latenti, nella base pentastellata. Del resto, il sistema sanitario, nonostante gli stravolgimenti adoperati dal governo prima gialloverde e poi giallorosso, non hanno sortito alcun effetto; il reddito di cittadinanza è una cosa che piace a metà perché rimane senza concrete prospettive occupazionali; i grandi investimenti infrastrutturali sono fermi ad un palo.

Insomma, è cambiato poco o nulla. E come succede in ogni buona famiglia, quando le cose non vanno, l’ultimo appello, prima dell’addio, lo lanci sempre al capo famiglia. Sperando che…

La lettera

Caro Beppe,

Chi lo avrebbe detto che oggi, dopo 10 anni, saremmo stati qui a scriverti per ricordarti da dove, da chi e perché il MoVimento 5 stelle è nato. Eravamo quelli del "o noi o loro", del no alleanze, no alle sedi, no ai leader, no al "capo politico"... eravamo diversi dagli altri.

Oggi, siamo tutto e il contrario di tutto. Oggi, ci ritroviamo in un MoVimento non più nostro, nel quale non contiamo più e, soprattutto, non ci riconosciamo più. Ci siamo interconnessi per un sogno condiviso risvegliandoci da soli, sudatissimi in un incubo!

Un po' come se guardassi una vetrina di un negozio, vieni colpito da un vestito elegante, entri per misurarlo, ti casca a misura e la commessa lo risistema, taglia qui, taglia lì, modifica questo e poi quello e ti ritrovi una maglietta! Eppure siamo qui, ancora a lottare per quel sogno rivoluzionario nel quale Tu e Gianroberto Casaleggio avete creduto e costruito e che noi tutti abbiamo supportato, in quel sogno al quale non rinunciamo.

Siamo, tutti insieme, la speranza di quegli italiani che ci hanno dato fiducia. Non facciamoci trascinare dagli eventi, eravamo noi che dovevamo cambiare il sistema, ma il sistema si è infiltrato e sta provando a divorarci da dentro.

Questa è purtroppo la cruda realtà. Ritorniamo alla lucidità di un tempo, alle 5 stelle, alla barra dritta, ai valori e ai principi di cui tanto potevamo andare fieri e che ora sembrano messi in discussione. Aboliamo la figura del capo politico e ritorniamo alla condivisione, senza la quale non esiste partecipazione. Altrimenti il sogno si sarà infranto e la fulgida visione di un mondo nuovo, quello che tu ci hai fatto credere fosse possibile, si dissolverà così come la nostra voglia di sostenerlo.

I firmatari, 119 attivisti calabresi

Dalila Di Lazzaro, Mariagrazia Carlini, Renato Bruno, Mariagrazia Colotta, Antonio Napoletano, Pino Caroprese, Cristina Astrid Bray, Domenico Scordio, Giuseppe Iannarelli, Mariella Schito, Paola De Luca, Leonardo D'Agostino, Lucrezia Veltri, Gabriele Sangineto, Paolo Gallo, Mariapia Malvarosa, Valerio Pagnotta, Pietro Mollo, Andrea Lopolito, Giovanni Di Leo, Aurelio Zimol, Costantino Crupi, Arieta Sergio, Giuseppe Lucchese, Laura Granata, Paola Gagliardi, Claudio Caracciolo, Concetta Melsa, Maurizio Sposato, Antonio Pitrelli, Antonio Drammissino, Luigi Falcone, Antonio Michele Cavallaro, Domenico Colacino, Aldo Melia, Roberto Colosimo, Vincenzo Pitrelli, Paolo Truncellito, Giuseppe Petrone, Maria Oriolo, Pino Troncellito, Angelica Intrieri, Gaetana Perna, Almicare Mollica, Roberto Arieta, Giovanni Siniscalchi, Sergio Console, Francesco Cersosimo, Claudio Leone, Annunziata russo, Biagio Pepe, Igor Gallo, Matteo Olivieri, Giuseppina Canonico, Flavio D’Alessandro, Enzo Arcuri, Karen Bonnici, Vincenzo Middonno, Lidia Marchianò, Giovanni Di Leo, Angelo Nigro, Giovanni Zampino, Salvatore Gaudio, Gaetano Casillo, Lorenzo Cannataro, Giovanni Redente, Franco Celano Vincenzina iorio, Giuseppe Laino, Prospero Rossi, Giancarlo Greco, Demetrio Paldino, Enzo Orlando, Giuseppe Carbonara, Haza Reyes Hazahara Maria Bruno Pezzano, Michele Albanese, Maria Polifrone, Luca Cofone, Mario luvarà, Ercolino Parise, Vincenzo Mete, Valentino Marra, Serena Varano, Otello Chimenti, Maria Teresa Gatto, Nunzio Tuccillo, Ivan Imbroinise, Catia Marano, Franco Fortunato, Laura Mammone, Luigi Palermo, Paolo Mallamaci, Gustavo Coscarelli, Domenico Augliera, Norberto Lamarca, Fabio Foti, Rachele Pellicone, Fabio Amatuzzo, Ivano Alfarone, Stefano Patti, Norma Di Leo, Massimo Piluso, Valeria Genua, Giuliana Maggio, Giuseppa Parisi, Michele Morisciano, Melania Morisciano, Giuseppe Adduci, Francesco Spezzano, Mario Orrico, Giorgio Sangineto, Filippo Perrone, Pasquale Curato, Pasqualino Marasco, Rocco Giuseppe Greco, Luca Cofone, Francesco Elia.

La lettera è stata firmata e condivisa dagli attivisti di altre regione: Maria Genoveffa Gigante (Basilicata), Alessandro De Luca (Basilicata), Renzo Celano (Basilicata), Ulderico Pesce (Basilicata), Adriano Iannibelli (Basilicata), Dario Maturo (Basilicata), Gionicola Suanno (Basilicata), Cristiano Fittipaldi (Basilicata), Alessandro Infantino (Basilicata), Marco Lipari (Campania), Alfonsina Di Napoli (Campania), Davide Visentin (Campania), Francesco La Monica (Campania), Rosario Orsusanno (Campania), Enrico Toscano (Lazio), Luigi Stampiglia (Lazio), Roberto Marchian (Lazio), Mario Piazza (Lazio), Manuela Rusu (Lazio), Jose Maria Salvador (Lazio), Cristina Cirilli (Lazio), Fabio De Cristofaro (Lazio), Oreste Principe (Lazio), Mariacarmela Celentano (Lazio), Davide Barillari (Portavoce M5S Lazio), Regina Piastra (Lazio), Andrea Gallucci (Lazio), Alessandro Piano (Umbria), Nadia Di Pietro (Abruzzo), Sara Andreoli (Marche), Susanna Ortolani (Marche), Cora Bonazza (Emilia Romagna), Paola Batistini (Emilia Romagna), Ester Ferrara (Emilia Romagna), Gian Paolo Fogli (Emilia Romagna), Andrea Billi (Emilia Romagna), Angelo Lupone (Emilia Romagna), Vittorio Vaglia (Emilia Romagna), Romolo Semplici (Toscana), Maurizio Coluccio (Toscana), Francesco Boccucci (Piemonte), Marco Martini (Portavoce M5S Verona), Mirko Peri (Lombardia), Chiara Novati (Lombardia), Massimiliano De Martino (Lombardia), Paolo Magro (Lombardia), Michele Fusco (Lombardia), Oriana Moreschini (Liguria), Lucia Anzalone (Liguria), Gianni Ranieri (Liguria), Giuseppe Ferrara (Sicilia), Mauro Contini (Sardegna), Alessandra cocca bougleux Sez. Europa.