Il presidente della Commissione regionale per il contrasto alla criminalità organizzata è stato ospite del programma di LaC Tv, dove ha illustrato anche la sua mozione a favore delle famiglie di persone autistiche
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Due giorni fa, il Consiglio regionale ha approvato la sua proposta di provvedimento amministrativo rivolto al Parlamento per “l’estensione del riconoscimento dei contributi figurativi, agli imprenditori, ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi resistenti alla criminalità organizzata”. Pietro Molinaro, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta ed esponente di Fratelli d’Italia, è stato oggi ospite di Dentro la notizia, il programma di approfondimento di LaC Tv condotto da Pier Paolo Cambareri (rivedi la puntata su LaC Play).
Il contrasto alla ‘ndrangheta
«Questo spot negativo sulla ‘ndrangheta penalizza la regione – ha affermato il consigliere di Palazzo Campanella –. Noi vogliamo rispondere con uno spot diverso, di una Calabria che non lascia soli i cittadini».
Anche perché, ha aggiunto, «la denuncia è un patrimonio pubblico, di una comunità che ha il coraggio di dire di no e questo coraggio lo mette in campo a beneficio di tutti».
La proposta in Consiglio regionale è approdata dopo una lunga fase di audizioni delle vittime di mafia. Si tratta di uno dei risultati importanti messi a segno, ha sottolineato Molinaro, assieme alla legge 51 del 2023 (la cosiddetta “legge De Masi”) e alla modifica dell’articolo 15 della legge 9 del 2018 che riguarda appunto la “premialità per le vittime della criminalità e della violenza di genere”. «Stiamo lavorando a un quarto provvedimento – ha poi annunciato il consigliere – nato in Commissione e già condiviso dalla Giunta regionale, che prevede un contributo fattivo per associazioni antiracket e fondazioni antiusura per rafforzare l’ascolto e l’accompagnamento delle vittime».
Un approccio, quello della Regione Calabria, che sta ottenendo riconoscimenti anche a livello nazionale, ha dichiarato Molinaro. In un evento sul tema dei beni confiscati di qualche giorno fa, ha raccontato il consigliere, è stato “premiato” l’approccio alla problematica. «La Calabria ha segnato passi importanti e ha tracciato un percorso. Il primo fronte contro la ‘ndrangheta è quello culturale, e la confisca dei beni è un elemento simbolico oltre che materiale».
Il gioco d’azzardo
Ma la criminalità si cela dietro tante attività. Tra queste il gioco d’azzardo, a proposito del quale Molinaro ha detto: «Stato e Regioni devono fare molto di più nel contrasto al gioco azzardo patologico. Serve un lavoro di squadra delle istituzioni. La Calabria ha bruciato nel 2023 5 miliardi e mezzo di euro, impoverendosi ulteriormente».
L’aiuto alle famiglie di persone autistiche
Nella stessa seduta di Consiglio regionale di due giorni fa è stata approvata anche la mozione per il “riconoscimento e rimborso delle spese per il trattamento riabilitativo Aba (Analisi applicata del comportamento) per le persone in condizioni di autismo”.
«Ad oggi è l’unica metodologia scientifica riconosciuta di supporto ai ragazzi autistici – ha spiegato Molinaro, firmatario della mozione –. Oggi è prevista nei Lea, il Servizio sanitario nazionale deve tramite le Asp rimborsare le famiglie che vi devono ricorrere. Spesso però non succede e le famiglie devono ricorrere alla Giustizia per ricevere quanto dovuto».
La mozione impegna dunque la Giunta regionale e il presidente nonché commissario alla Sanità Roberto Occhiuto ad adottare provvedimenti perché i direttori generali e i commissari delle Asp procedano alla ricognizione delle prestazioni non rimborsate in questi anni. I tempi? «Più brevi possibili mi auguro, ma qualche mese passerà», ha spiegato il consigliere.
La lotta alla corruzione
Infine, un passaggio sulla lotta alla corruzione, che Molinaro ha definito «bene pubblico». Dalle audizioni fatte, ha evidenziato, è stato rilevato un approccio troppo burocratico alla problematica, di qui la necessità di passare a un approccio manageriale, che non sia il mero esercizio degli atti previsti.