Il presidente dell’assemblea legislativa Filippo Mancuso ha convocato i consiglieri in una data simbolica per approvare la norma contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro
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«Intendiamo festeggiare in Aula “il primo 8 marzo” della XII legislatura, traducendo i buoni propositi che si nutrono soprattutto nelle ricorrenze, in provvedimenti legislativi di contrasto al divario di genere nel mondo del lavoro che colloca le regioni meridionali agli ultimi posti dell’Unione europea».
Così il presidente dell’Assemblea regionale calabrese, Filippo Mancuso, annuncia di aver convocato proprio per martedì prossimo, alle ore 10.45 il Consiglio regionale per discutere e approvare la legge - proposta dalla Giunta regionale su input della vicepresidente Giusi Princi “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile” su cui relazionerà il consigliere regionale Michele Comito.
Proprio Comito, presidente della Terza Commissione, in seduta congiunta con la Seconda, guidata da Antonio Montuoro, ha esaminato e portato all’approvazione in seno all’organismo consiliare la legge in questione dando una chiara accelerazione all’iter che porterà il provvedimento in aula.
«Se si sommano i dati che certificano lo svantaggio delle donne calabresi – è la riflessione di Mancuso - meno occupate, più esposte ai lavori precari, spesso utilizzate senza adeguata valutazione di titoli di studio e professionalità e meno retribuite degli uomini, alla fragilità del welfare calabrese che acutizza la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro, si coglie un quadro di difficoltà a cui dobbiamo prestare attenzione, energie e risorse».