«Aveva ragione Papa Francesco quando parlava di una guerra mondiale a pezzi, purtroppo è un mondo molto difficile da vivere». Lo ha detto il parlamentare Pier Ferdinando Casini questo pomeriggio a Lamezia Terme dove ha tenuto una lectio magistralis nell'ambito dell'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola superiore universitaria per mediatori linguistici sul tema de "I nuovi scenari geopolitici per l'Italia nel Mediterraneo". 

«Abbiamo focolai di guerra in Europa, in Asia e debbo dire è necessario mantenere i nervi saldi e anche coltivare un valore, l'unità della politica estera italiana» ha chiarito il senatore. «Maggioranza e opposizione possono discutere e litigare su tutto ma auspico che trovino sempre una intesa sulle grandi questioni che riguardano gli assetti della geopolitica».

Parlando a margine con i giornalisti ha anche commentato la condizione socio economica della Calabria: «La Calabria merita di più» ha chiarito. «Ma non mi sto riferendo all'oggi ma a quello che un uomo della mia generazione può dire. Forse anche la Democrazia cristiana stessa deve fare autocritica su molte cose. Ed è giusto che sia così perché la vita delle persone è fatta da grandi intuizioni ma anche da errori».

Sull'intenzione del Governo di realizzare la grande opera del Ponte sullo Stretto ha poi commentato lapidario: «Mi sembra che ci siano tante altre cose prima da fare». E infine ha confermato il suo fermo no sull'autonomia differenziata: «Ho convintamente votato contro e voterò contro martedì nel voto finale. A mio parere non serve all'Italia e non serve al Mezzogiorno, a mio parere dobbiamo risolvere il tema delle disuguaglianze e non amplificarle».

Nel corso dell'iniziativa spazio anche al dibattito sul suo ultimo libro "C'era una volta la politica". «Non c'è la nostalgia, nel titolo c'è l'evocazione». ha chiarito. «C'è la consapevolezza che solo la politica, quella bella e alta, è da recuperare per risolvere i problemi del Paese. Poi che ciascuno di noi sia un po' nostalgico questo fa parte della natura umana, ma io dico che la nostalgia è un sentimento ma è un sentimento privato, per la politica ci vogliono progetti per il futuro».