Il tour di Luca Lotti e Ernesto Magorno ha suscitato un vespaio di polemiche all’interno del Pd. Dopo il commissariamento si guarda con sospetto ad ogni iniziativa romana e i partecipanti alle varie riunioni sul territorio hanno destato parecchie perplessità. “Tantissimi amministratori di centrodestra” è il tam tam che corre tra i militanti che temono ulteriori imboscate. I più preoccupati, ovviamente, sono gli esponenti più vicini al governatore Mario Oliverio, e che sosterranno la candidatura di Nicola Zingaretti alle prossime primarie. Per loro è indubbio che l’iniziativa dell’area renziana sia volta a delegittimare il governatore Mario Oliverio e metterne in discussione la sua ricandidatura. Ad insorgere ufficialmente sono alcuni segretari di circolo, a partire da quello di Soverato che ha registrato una delle cene “lottiane”, attraverso una nota stampa.

 

La cena a Soverato 

«Alcuni organi di informazione hanno dato conto di una cena svoltasi a Soverato su invito del sindaco Ernesto Alecci per ringraziare i sindaci che lo hanno sostenuto nella corsa per l’elezione a presidente della Provincia. All’evento sono intervenuti l’ex Ministro Lotti, l’ex segretario regionale Magorno, il parlamentare Viscomi e i dirigenti Puccio e Cuda. Peccatoaffermano Fabio Guarna   segretario circolo Pd Soverato, Ivan Frustagli dirigente Pd di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e Francesco Mercurio segretario circolo del Pd di Satriano - che all’incontro svoltasi al “Macarena” non sono stati invitati i segretari di circolo, ad incominciare da quello di Soverato, del comprensorio, né autorevoli dirigenti del partito che si sono spesi e impegnati a sostenere Alecci sia alla Camera dei Deputati che alla Provincia di Catanzaro. Sono stati, invece, invitati e accolti sindaci che non solo non lo hanno mai sostenuto, ma addirittura nei loro comuni sono avversari perchè contrapposti al Pd e ai suoi rappresentanti nei vari consigli comunali. Il vero motivo della cena, stando a quanto sussurrato da Alecci, sarebbe stato invece, la richiesta di un sostegno per il candidato alla segreteria nazionale del Pd, Maurizio Martina per le primarie del 3 marzo. Insomma pur di raccattare qualche voto in più per Martina si fa di tutto, infischiandosene dei dirigenti del partito che quotidianamente sono in campo per difendere, in un momento difficile e complicato, la bandiera del Partito Democratico e non sono disponibili a inseguire le “alchimie combinatorie del Palazzo”».

 

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