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Si rivolge direttamente ai cittadini della città bruzia Mario Occhiuto:
"Care cittadine, cari cittadini,
superata l'inevitabile amarezza dei primi giorni è già tempo di agire e di rispondere con le nostre armi di sempre: i fatti, le idee e i progetti.
Non voglio sottovalutare il problema, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti, e per questo sarò molto chiaro e diretto con voi tutti.
Noi tutti, i nostri figli e la città di Cosenza, siamo dinanzi ad una scelta storica.
O scegliamo insieme di percorrere una strada di libertà, di liberazione e di emancipazione dai voleri delle famiglie di sempre, dei potenti e degli intoccabili oppure scegliamo di accompagnare la città verso un tragico suicidio civile e un malinconico, irreversibile, declino.
Ad essere in discussione è il percorso di rinnovamento in atto nella città di Cosenza, della città di noi tutti. Abbiamo il dovere civico di non abbandonarla, evitando di restituirla all'indolenza chi l'aveva trasformata in un'anonima periferia della regione Calabria.
E' arrivato il momento di ribellarci, di dire basta con un grande progetto civico, senza sigle di partiti, senza preclusioni ideologiche, senza distinguo di nessun genere ma con un grande cuore e una grande idea comune: ricostruire la nostra dignità di cittadini finalmente liberi dal ricatto morale ed economico delle famiglie che dominano Cosenza da sempre e che, non a caso, oggi sono tutte alleate contro il nostro progetto di città.
Non abbiate paura!
Moltissimi giovani, che hanno più di tutti compreso l'importanza del cambiamento, mi hanno contattato perché vogliono partecipare direttamente.
Ma spesso i genitori, per timore nei confronti dei gruppi di potere locali, cercano di distoglierli. Non è giusto dare questo cattivo esempio ai nostri figli.
Ognuno deve essere libero di partecipare alla vita democratica della sua città e di contribuire direttamente allo sviluppo del territorio. La libertà dell'individuo viene prima di ogni cosa. Questo è il motivo principale della mancata crescita della nostra regione: con tale comportamento condanniamo i nostri figli ad un futuro fuori dalla Calabria.
Ecco perché occorre insistere nel nostro disegno di affermazione di un territorio capace di costruire opportunità per i suoi cittadini. Con la bellezza, le opere, le attrazioni. Diventare esempio e modello di eccellenza civica come solo Cosenza sa essere: virtuosa, solidale, elegante, seducente.
Ora o mai più occorre fare una scelta di campo.
Innanzi tutto votando, certo. Ma anche spingendo gli altri a farlo, aiutandoli a superare lo scetticismo e la sfiducia. Spiegando loro che la battaglia è troppo importante per astenersi o per voltare la faccia dall'altra parte. Non possiamo restare più semplici spettatori ma dobbiamo risvegliare l'orgoglio della cittadinanza. Altrimenti gli altri, con i loro pacchetti di voti, decideranno per conto nostro.
Ma sento ancora di dovervi chiedere qualcosa in più e vorrei che voi mi ascoltaste con serenità.
Tutti i sondaggi sulle intenzioni di voto dei cosentini mi danno un enorme vantaggio rispetto ai competitor, ma io da solo non posso farcela. Non possiamo rischiare: abbiamo contro tutti i vecchi potentati politici con le loro "truppe cammellate".
Ecco perché è necessario avere dalla nostra parte centinaia di cittadini candidati, creare tante liste magari per quartiere o per obiettivi civici, avere voi stessi come protagonisti nella sfida elettorale. Per dimostrare loro che ci siamo, che il nostro cuore batte di passione, che non siamo in vendita, che abbiamo scelto il nostro futuro fuori dai loro metodi di ricatto e di speculazione sul bisogno.
Che anche i nostri figli hanno diritto ad un futuro, alla felicità, alla libertà e soprattutto che la città gli appartiene e non sarà mai più "cosa loro".
Riappropriamoci della città come bene comune. Con il cuore, con la passione, con il coraggio.
Se condividi queste idee candidati anche tu insieme a noi in una delle liste civiche a me collegate e contattaci per esprimere la tua adesione con una mail indirizzata a iostoconocchiuto@libero.it.
Tutti insieme ce la faremo".