«Rivestiva una posizione di vertice, con la conseguenza che il mancato esercizio delle funzioni di indirizzo politico – amministrativo, di vigilanza e di controllo a lui spettanti nei confronti nell’apparato burocratico integra la colpa».

È questa una delle motivazioni a supporto del ricorso presentato dall’Avvocatura di Stato e dalla Procura Generale nei confronti della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro lo scorso sei novembre che ha dichiarato candidabile Paolo Mascaro, sindaco uscente di Lamezia Terme e nuovamente candidato alla fascia tricolore.

Già nei giorni scorsi la Procura generale ha presentato ricorso in Cassazione relativamente alla sentenza numero 51/2019 con cui era stato dichiarato improcedibile il reclamo presentato dalla Procura di Lamezia Terme.

 

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