Piero Badaloni ospite negli studi de LaCapitale, commenta con Alessandro Russo “l’ora di Giorgia Meloni” guardando al futuro del nuovo Governo. Ecco la puntata
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«Siamo nel pieno di una tempesta, la nostra imbarcazione ha subito diversi danni, gli italiani hanno consegnato a noi il compito di completare la traversata. Non sarà una navigazione facile, per la gravosità delle scelte ma anche per un pregiudizio politico che colgo nelle analisi che ci riguardano. In parte giustificato: sono la prima donna, vengo da una storia politica relegata ai margini della Repubblica, e non arrivo qui fra le braccia di un contesto familiare favorevole o con amicizie importanti. Sono un underdog, come dicono gli inglesi, per riuscire devo stravolgere tutti i pronostici. Voglio farlo ancora».
È questa la sintesi del discorso di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati con cui inizia quella che abbiamo definito “l’ora di Giorgia”, il primo Governo italiano guidato da una donna. Nella puntata di Link, andata in onda giovedì sera, il Direttore editoriale Alessandro Russo ha ricostruito, insieme al giornalista Piero Badaloni e grazie ai video realizzati dalla redazione de La Capitale, i primi giorni del Governo Meloni: dalle consultazioni al giuramento davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, passando per la nomina dei nuovi ministri fino alla fiducia di Camera e Senato.
In mezzo le tante sfide che aspettano il Presidente, come tiene a farsi chiamare Meloni preferendo la declinazione al maschile del titolo, dentro e fuori la sua coalizione.
«Apprezziamo che Giorgia Meloni abbia rotto il tetto di cristallo diventando la prima donna eletta Presidente del Consiglio - ha commentato Badaloni, storico volto del Tg1, intervistato da Russo negli studi de LaCapitale - così come è encomiabile la velocità con cui è stato formato il nuovo Governo, resta però l’incertezza sul futuro, quali saranno le sue priorità e come si comporterà nell’affrontare alcune questioni cruciali. È il momento di lasciarci alle spalle il fatto che sia la prima donna premier e spostare l’attenzione mediatica e politica su quello che deve essere fatto e giudicheremo da lì il suo operato».
La crisi economica, il caro energia, il lavoro per i giovani, il reddito di cittadinanza e la situazione geopolitica sono i temi caldissimi con cui Meloni dovrà confrontarsi provando a conquistare uno dei primi risultati che si era prefissata in campagna elettorale: ribadire la differenza tra il Governo che parla ai mercati (quello di Mario Draghi che l’ha preceduta) con il suo, che invece mira a parlare (e a preoccuparsi) della gente. Intanto il punto di partenza per risolvere il caro bollette è l’accordo che Mario Draghi ha raggiunto al Consiglio europeo, ultimo regalo del premier uscente prima di cederle il passo.