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Dopo l'interdittiva prefettizia antimafia a Tecnis, che in Calabria dovrà costruire gli ospedali nuovi della Piana di Gioia Tauro e della Sibaritide, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni, Francesco D'Uva e Riccardo Nuti hanno chiesto un incontro urgente al governatore della Calabria, Mario Oliverio, interessando anche il vicepresidente della Regione, Antonio Viscomi.
«In via ufficiale – hanno scritto i parlamentari M5s a Oliverio – Le chiedemmo, purtroppo senza riscontro, una più attenta disamina in merito alla realizzazione dell'ospedale della Piana di Gioia Tauro. Ella non ha dato alcun seguito, rifiutando tacitamente la nostra collaborazione, formalizzata nello scorso marzo, circa la vigilanza sulla costruzione di tutti i nuovi ospedali calabresi». «Ella – hanno aggiunto i parlamentari M5s a Oliverio – non rispose anche a precise domande, rivoltele in commissione parlamentare Antimafia nell'audizione del 22 giugno scorso. Disse di non sapere che la moglie dell'allora direttore generale del dipartimento regionale per i lavori pubblici stava in Tecnis. In quella sede tacque, poi, sulla nomina illegittima di Santo Gioffrè a commissario dell'Asp di Reggio Calabria, deliberata proprio dalla sua (prima) giunta regionale. Inoltre, ristette alla domanda su chi, tra i suoi pochi assessori del tempo, le avesse proposto il nome dello stesso Gioffrè. Riferì, quindi, di sapere che il Gioffrè fu assessore della Provincia di Reggio Calabria, ma non che in tale veste votò la delibera di anomala intestazione dei terreni su cui costruire l'ospedale della Piana». «Alla luce della prefata interdittiva nei confronti di Tecnis – hanno concluso nella loro lettera a Oliverio i parlamentari M5s – Le chiediamo con urgenza un incontro presso la Presidenza della Regione Calabria, per affrontare la questione, di massima delicatezza, sulle necessarie garanzie di legalità e pulizia in merito agli appalti» calabresi in mano all'azienda catanese.