«Una mia espulsione? Non me ne cruccio. Loro perdono un consigliere, io non perderò il mio popolo». Il day after del consiglio regionale è particolarmente agitato in casa cinquestelle. Colpa di Afflitto Francesco, consigliere del M5s, che non solo ha votato sì al progetto di legge di riforma dei consorzi di bonifica, ma ha anche annunciato il suo voto favorevole in commissione quando ancora sul provvedimento c’era la fiducia posta da Occhiuto.

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«Come detto in commissione - ci dice - la questione della fiducia è un problema della maggioranza non mio. Io voto nel merito delle questioni e sfido chiunque ad affermare seriamente che il settore non avesse bisogno di una riforma. Anche i gruppi del M5s di Crotone, con i quali mi sono confrontato, erano favorevoli. Non dobbiamo dimenticare che ci sono lavoratori che non ricevono la retribuzione da 4 mesi, altri che non sanno come recuperare il loro Tfr. Di cosa vogliamo parlare?»

Il problema è che il Movimento era assolutamente contrario al voto favorevole non per il merito, bensì per il metodo. La fiducia posta dal presidente Occhiuto aveva radicalizzato la questione da un punto di vista politico e quindi votare sì era politicamente imbarazzante.

«Nel Movimento c’è sempre stata grande democrazia, e su alcune tematiche in più sedi ci sono stati voti in difformità dal gruppo - ci spiega Anna Laura Orrico, deputata e coordinatrice regionale del M5s - Ha ben spiegato ieri il consigliere Tavernise, le motivazioni che hanno portato, coerentemente con il nostro mandato, al voto contrario in Consiglio regionale. Oggi il consigliere Afflitto sente il bisogno di motivare il suo voto (sulla sua pagina Facebook, ndr). Ne prendiamo atto, come prendiamo atto che si riconosce in un governo di centrodestra che ha fatto troppo male alla Calabria e che continua a farne avendo cercato di trasformare quel voto in una conta tutta interna alla maggioranza».

Il punto è capire quali saranno adesso le conseguenze.

«In quanto coordinatrice regionale - continua l’on. Orrico - sto predisponendo una relazione su quanto accaduto, e non solo sui fatti di questi giorni, che consegnerò al presidente Conte al quale spetta la valutazione finale». Quali sono gli altri fatti che finiranno del “dossier Afflitto” la Orrico non ce lo dice, ma a nostra memoria ci viene in mente ad esempio il voto favorevole del consigliere all’acquisizione delle quote di Sorical detenute dai privati da parte della Regione. Ma è solo un’ipotesi. La Orrico si limita a dire «non posso dir nulla, ci stiamo lavorando».

Afflitto, dal canto suo, dice di essere tranquillo e non avere ricevuto alcuna comunicazione in tal senso.

«Il Movimento a cui appartengo,  di cui incarno gli ideali - ha scritto ieri sui social e ce lo ha ribadito telefonicamente -  è sempre stato improntato alla lotta agli sprechi, alla riduzione dell’apparato burocratico, all'immediatezza e alla idoneità dei servizi, alla maggiore efficacia ed efficienza della gestione ed alla stabilità ed adeguata remunerazione dei lavoratori. Ed è per questo motivo che ho espresso voto favorevole alla sua approvazione in Consiglio, anche in virtù della decisione del presidente Occhiuto di non apporre la questione di fiducia sulla riforma. Se a qualcuno non fosse chiaro, sono stato eletto per lavorare nell'esclusivo interesse della Calabria e dei calabresi e mai verrò meno agli obblighi morali del mio mandato solo per soggiacere a ottuse logiche di partito, che non giovano a nessuno, soprattutto a noi cittadini».

Per farlo, sembra dire Afflitto, non servono etichette di partito. Ma il procedimento nei suoi confronti è partito e alla fine la questione della fiducia che poteva essere insidiosa per la maggioranza è finita per esplodere in faccia all’opposizione.