Dopo l’annuncio dei giorni scorsi il consigliere del Partito democratico ha presentato un ordine del giorno nella seduta odierna: «Introdurre anche interventi straordinari per evitare la dismissione dell'asilo e della scuola multietnica»
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«Viste le ultime vicende che hanno interessato il Comune di Riace e il sistema dell'accoglienza regionale, ho presentato un ordine del giorno per chiedere che la Giunta regionale predisponga un atto amministrativo di copertura finanziaria della legge regionale numero 18 del 12 giugno 2009». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Carlo Guccione, dopo l’annuncio dei giorni scorsi.
«La Calabria è stata la prima regione in Italia - prosegue - a dotarsi di una legge su “Accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e sviluppo sociale, economico e culturale delle Comunità locali”. Questa norma nel 2009 venne votata all'unanimità e ottenne anche il plauso dell'Alto Commissariamento delle Nazioni Unite. Fu la Giunta regionale targata Loiero, sulla scia del fenomeno Riace, a decidere di disciplinare con una legge il sistema finalizzato all'integrazione, coniugando l'accoglienza con lo sviluppo del territorio e popolando le Comunità interessate da un crescente spopolamento. La Giunta regionale, il 10 dicembre del 2012, deliberò di “prendere atto ed approvare il Piano regionale Triennio 2012-2014 della legge regionale 18/2009”. Attraverso l'adozione di questo Piano a valenza triennale, la Regione ha promosso un sistema regionale integrato di accoglienza e sostenuto azioni indirizzate all'inserimento socio-lavorativo di rifugiati, richiedenti asilo e titolari di misure di protezione sussidiaria o umanitaria».
Il consigliere regionale del Pd ha poi evidenziato che «oggi, proprio questa norma potrebbe servire a sostenere il modello Riace e il sistema dell'accoglienza calabrese. Chiedo che il presidente della Regione Mario Oliverio e la Giunta si impegnino a reperire le risorse necessarie affinché questa legge venga finanziata. Bisognerà, inoltre, introdurre interventi straordinari per evitare la dismissione dell'asilo e della scuola multietnica. Si metta dunque mano alla norma; se è necessario si apportino le dovute modifiche e si proceda spediti per rendere operativa la Legge regionale 18/2009».