«La storia di Gioia Tauro la faremo credendo che una donna sindaco possa essere la mamma di una città. Prendo questo impegno: di amare Gioia Tauro come se fosse il mio terzo figlio». È quanto affermato ieri sera dal primo sindaco donna di Gioia Tauro Simona Scarcella durante il comizio di ringraziamento alla città.

La vittoria alle elezioni amministrative, che le consentirà di governare per i prossimi cinque anni, è stata dedicata alle donne e alle mamme di Gioia Tauro: «Le case sono piene di problemi. Le mamme mi hanno raccontato le difficoltà, che sono anche quelle della città. Loro hanno scritto il nostro programma elettorale. Saremo sempre al servizio delle famiglie. Sicuramente sbaglieremo, perché è difficile governare una città con molti problemi, ma assicuro che i risultati arriveranno».

La campagna elettorale è stata dura, accompagnata da livori e diverbi che hanno coinvolto i vari protagonisti e i relativi schieramenti. Ciò ha creato tanta divisione. Simona Scarcella ha lanciato un appello all’opposizione, a cui ha garantito disponibilità, confronto e amicizia: «I veleni della campagna elettorale mettiamoli da parte, ora bisogna agire per il bene della città. Lavoriamo insieme. C’è bisogno di pacificazione sociale e di cooperazione. La nostra sarà una porta aperta all’opposizione, forza di governo importantissima e manifestazione della democrazia. Loro rappresentano una parte della città. Anche gli eventuali scontri potranno fornire idee positive».

La neo sindaca si è poi rivolta ai giovani, apprezzandone la partecipazione alla vita politica e auspicandosi di costruire un percorso di crescita condiviso. Un futuro che parte dal lavoro.

«I ragazzi devono avere la possibilità di lavorare a Gioia Tauro. Non ha senso parlare di contrasto alla criminalità, se non poniamo in essere le condizioni affinché i giovani non ne vengano attratti».

Sull’aspetto occupazionale, lavorativo e sul ruolo che rivestirà la città nei prossimi periodi, Simona Scarcella ha riservato parole incoraggianti: «Lotterò con determinazione affinché Gioia Tauro diventi il centro più importante della Calabria, in tempi che non saranno lunghi. Gioia Tauro, con il suo Porto, è il corridoio dell’Europa. È destinata ad essere il centro di investimenti produttivi rilevanti, che la porranno al centro del Mediterraneo. Lo faremo insieme alla forza di Governo che ci sostiene sia a livello regionale sia nazionale. Tra venti giorni, quando sarò al G7 del commercio che si terrà a Villa San Giovanni, porterò in Europa il nome della città, che non è la ruota di scorta di nessuno. Non se ne parlerà più come fino ad oggi».