Il fine settimana gioiese è stato denso di comizi elettorali. La chiamata alle urne si avvicina ed è sempre più intensa l’opera di propaganda dei quattro candidati a sindaco: Renato Bellofiore, Mariarosaria Russo, Simona Scarcella e Rosario Schiavone. Sabato dalle ore 19:30 in Piazza dell’Incontro, il primo comizio della preside Russo è stato accolto con una grande partecipazione di cittadini. Sebbene ci fosse cattivo tempo, i sostenitori della candidata hanno onorato l’appuntamento gremendo con fervore la piazza. 

Nel percorso per ambire alla fascia tricolore del Comune di Gioia Tauro Mariarosaria Russo è sostenuta da una coalizione civica trasversale ai partiti battezzata con il nome de “La Ginestra”. Alla sua prima esperienza elettorale, la pluripremiata dirigente scolastica si è calata bene nel nuovo ruolo. Sul palco, accompagnata dai candidati a consigliere, ha evidenziato subito due punti focali della sua proposta agli elettori: «La forza sconvolgente della bellezza e quella rivoluzionaria della cultura, al fine di risvegliare le coscienze sopite e arrivare all’agognata svolta sociale ed economica della comunità gioiese. Una risposta basata sul modello Dostoevskij (la bellezza salverà il mondo), che va al di là degli annosi e cronici assili di decoro urbano e quindi di una dimensione puramente estetica, ma che si colloca anche su un piano prettamente etico, contro tutte le brutture e le storture del vivere quotidiano». 

La Russo, ha impreziosito il suo intervento con citazioni efficaci, senza attaccare gli avversari politici e le Amministrazioni comunali susseguite negli anni. Ha chiarito le ragioni che l’hanno spinta a scendere in campo: «L’ho fatto per i miei nipotini e, dunque, per i nostri bambini e i nostri giovani, per le future generazioni. Per loro e per voi tutti cittadini, vorrei essere una compagna di viaggio, così come lo sono stata a scuola con i miei ragazzi in tutti questi anni, camminando insieme verso un futuro migliore». 

Poi ha scandito tutti i punti del suo programma dall’A alla Z e, proprio per questo, definito alfabeto elettorale. Per la tutela dell’ambiente, ci si è prefissati una corretta gestione dei rifiuti e degli impianti potenzialmente a rischio come l’inceneritore, il monitoraggio dei fiumi e la bonifica delle aree inquinate; sull’edilizia scolastica e istruzione, si insegue l’obiettivo di istituire a Gioia Tauro l’Università del mare; per rilanciare l’economia locale si intende programmare importanti eventi come un film festival sulla scia di “Giffoni” e dalla realizzazione di un centro commerciale all’aperto in via Roma; sul tema Porto, il proposito della coalizione guidata da Mariarosaria Russo è di rafforzare i rapporti istituzionali con l’Authority e quelli di buon vicinato con i grandi terminalisti che vi operano all’interno per proiettare l’intera città su scenari internazionali.

La parola d’ordine del comizio è stata: legalità. «Soprattutto per quel concerne gli appalti pubblici, che dovranno essere assegnati per concretizzare le opere pubbliche già programmate (circa 76milioni di euro di fondi, tra cui alcuni del Pnrr). Agiremo di concerto con forze dell’ordine, prefettura e magistratura, affinché non debba più ripetersi ciò che accaduto con i Pisu». Infine, la preside ha fatto una promessa: «Previa autorizzazione dei familiari, cambieremo il nome di questa piazza intitolandola al medico Gigi Ioculano, vittima innocente di mafia. Affinché il suo sacrificio sia seme di riscatto per tutta la città». Dopo il comizio, la Russo si è recata ad incontrare la comunità islamica e nelle ore successive ha contattato l’associazione reggina “Un mondo di mondi” per rispondere all’appello del presidente Giacomo Marino e confrontarsi sulla questione del ghetto “Ciambra” per un modello abitativo diffuso