«A pochi mesi dalla scadenza del mandato dell'attuale governo regionale, si avviano proposte e confronti inerenti la programmazione operativa regionale 2021-2027». Lo afferma in una nota l'europarlamentare del Movimento 5 stelle Laura Ferrara. «Non ci sarebbe nulla di clamoroso - prosegue - se ad avanzare proposte fosse un'amministrazione che ha operato seguendo un percorso trasparente e di reale sviluppo nella gestione dei fondi europei, ma così non è. L'iter tortuoso del Por 2007-2013 e del Por 2014-2020 restituiscono alle cronache un'amministrazione regionale che in perfetta continuità con le precedenti ha portato avanti una politica sulla spesa dei fondi europei, fallimentare».

«Progetti fermi»

Per questo motivo, secondo l’esponente 5s «risulta poco credibile quando, in piena campagna elettorale, pretende di parlare ai cittadini calabresi di priorità, ambiti e modalità di intervento della politica di coesione nel territorio calabrese. Mentre Oliverio ed i suoi – aggiunge - cercano di raccattare consensi fra amministratori locali e cittadini con promesse su future piogge di denaro da parte dell'Ue è bene ricordare alcune delle criticità non risolte nonostante i milioni di euro investiti. Quando si parla di priorità basterebbe volgere lo sguardo al sistema depurativo calabrese. Una serissima problematica rimasta irrisolta in questi 5 anni, i primi risultati si inizieranno a vedere dopo il 2020. Fermi al palo rimangono anche alcuni grandi progetti, come il collegamento multimodale Aeroporto - Stazione di Lamezia Terme Centrale - Germaneto - Catanzaro Lido, la metrotranvia Cosenza-Rende-Unical, l'Agenda urbana così come permane il forte ritardo nell'attuazione delle politiche di sviluppo delle aree interne».

«Troppe criticità»

«Queste – evidenzia Laura Ferrara - sono solo alcune delle criticità relative al Por 14-20 e sul quale vigerebbe tuttora l'interruzione dei pagamenti per un ammontare di circa 130 milioni. Un'interruzione dovuta alle vicende giudiziarie relative a progetti finanziati con il Por 2007-13 e che coinvolgono lo stesso Oliverio. Sulla Programmazione 2007-2013 ricordiamo l'oltre miliardo e mezzo sottratto ai calabresi e confluito nella Pac. Ad oltre due anni dalla scadenza dei termini per la rendicontazione sono oltre 13 i milioni non ammissibili alle spese dichiarate e relativi a progetti non funzionanti».

«Nessun beneficio per la Calabria»

«Eppure - dice ancora l’eurodeputata - i conti quadrano, potrebbe replicare qualcuno a difesa dell'operato di Oliverio. Non sono stata l'unica ad evidenziare l'abuso di artefici contabili a cui il Dipartimento Regionale ha fatto più volte ricorso nella rendicontazione della spesa del Por 2007-2013. Lo ha messo nero su bianco la stessa Corte dei Conti secondo la quale l'incidenza dei progetti retrospettivi è stata del 44% della dotazione finanziaria quale ridefinita dalle rimodulazioni. Nessun beneficio per lo sviluppo di una terra – conclude - che rimane agli ultimi posti in fatto di occupazione e crescita e queste nuove promesse in salsa elettorale non incanteranno i cittadini calabresi».