Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto (Fi), è indagato dalla Procura di Roma con l'accusa di associazione per delinquere insieme ad altre 30 persone coinvolte, a vario titolo, in un'indagine su un'associazione per delinquere che avrebbe ottenuto soldi pubblici destinati alla realizzazione di progetti ambientali all'estero.
  

 

Promotore dell'organizzazione, secondo la procura romana, sarebbe stato l'ex ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. I fondi destinati ai progetti per la tutela ambientale sarebbero stati gestiti da Clini e dalla sua compagna, Martina Hauser, ex assessore del Comune di Cosenza. La notizia, riportata stamane dalla stampa locale, è stata subito commentata da Occhiuto attraverso un post diffuso sul suo profilo Facebook.


«Qualcuno - spiega – è andato a scovare, per poi diffondere, una notizia vecchia di diversi mesi pensando di farmi un danno in questo momento particolare. Ogni tanto tirano fuori questa storia. Avevo ricevuto molto prima dell'estate un avviso di conclusione delle indagini relative alla nota vicenda che ha coinvolto il ministro Clini nel periodo relativo al mio primo mandato. Risulto fra le 31 persone che sono state indagate ma solo per il fatto (in conclusione di indagine) di aver incaricato come assessore a Cosenza Martina Hauser. Non c’è altro su di me (perché non c'era niente da trovare). Io - dice - ho sempre lavorato onestamente: mi hanno affidato progetti (e prima di fare il sindaco) che ho portati a termine nel migliore dei modi possibile. La proposta di incarico a Martina (che era mia amica) gliela feci personalmente in quanto ritenevo che la sua competenza potesse essere utile alla città, mentre in realtà Clini quando venne a conoscenza si mostrò addirittura contrario alla cosa».

 

«Lei poi in effetti - continua Occhiuto - fece un buon lavoro e ci diede una mano su diverse attività come la lotta all'amianto e il canile. Asserire che Martina o Clini abbiano avuto dei vantaggi per un incarico di assessore a Cosenza, mi sembra un fatto abbastanza paradossale (e che può essere chiarito) considerate le possibilità che i due avevano in quel periodo. Anzi la mia proposta fu accettata da Martina quasi come facesse lei a me un favore personale. E in effetti se anche volessimo considerare l'aspetto economico - ma non era certo questo il motivo che avrebbe potuto spingere una come Martina che in quel momento poteva accedere a qualunque tipo di incarico o consulenza - io credo che lei abbia speso più in viaggi e affitto casa a Cosenza di quanto abbia ricavato dall'incarico di assessore. Il mio avvocato Nicola Carratelli, dopo aver letto tutti i documenti non riscontrando altro, mi ha rassicurato - conclude Occhiuto - sul fatto che la vicenda per la parte che mi riguarda può essere certamente chiarita. Sono fiducioso perchè tranquillo del mio operato, e rispettoso del lavoro dei magistrati. Supereremo anche questa».