Una iniziativa riuscita non fosse altro perché a memoria comune è stata forse la prima volta che l'ente e i cittadini hanno parlato insieme di temi molto importanti. La città di Catanzaro vuole difendere le prerogative di esclusività che hanno caratterizzato per decenni la ripartizione regionale dei macro-settori universitari. Le recenti aperture del governatore e commissario alla sanità Roberto Occhiuto verso  l’attivazione del corso di Medicina all'Unical e la mancata firma del protocollo d'intesa Regione-Università di Catanzaro per la creazione dell'azienda ospedaliera unica Dulbecco, hanno affrettato la convocazione di un’assemblea pubblica a Palazzo de Nobili, preludio di un consiglio comunale ad hoc che si terrà lunedì prossimo.

Il sindaco Nicola Fiorita ha stigmatizzato «la frettolosa ed illegittima decisione di duplicare il corso universitario all'Unical».

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«Delle due l'una: o si mantengono le peculiarità rispettate reciprocamente per decenni oppure - ha continuato il sindaco - si rivede l'intero sistema dell'alta formazione universitaria in Calabria. E quindi giustamente Catanzaro potrà varare corsi di Ingegneria, Reggio ambirà ad un'altra Medicina, Vibo ha già chiesto Scienze Turistiche e Crotone di sicuro non resterà indietro».

«Chi ha scoperchiato il vaso lo richiuda e torniamo a ragionare collettivamente. Quello di oggi è un passaggio molto significativo. Ci sono stati altri momenti in cui Catanzaro è stata chiamata alla mobilitazione, ma credo che sia la prima volta che il sindaco chiami a raccolta gli ordini professionali, gli intellettuali, le forze della società civile, e questo passaggio va letto insieme a quello che ci sarà lunedì con il Consiglio comunale».

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«Credo che lunedì il Consiglio comunale darà al sindaco un mandato politico a tutelare la città, ma questo non basta e non mi basta», ha detto Fiorita. «Io credo che la città debba dirci che cosa Dobbiamo fare, per cui da questo incontro mi aspetto di sapere che cosa vuole fare la città».

«Quello che chiediamo non è nulla che non sia la ragionevolezza e l'equità delle scelte che vengono compiute», ha proseguito il sindaco di Catanzaro. «Credo che in questo periodo si siano sovrapposte due vicende che rendono tutto più complicato e che andrebbero tenute separate: una è la questione dell'integrazione delle aziende, che riguarda la sanità calabrese e non può essere assolutamente più rimandata, ea questa frenata sull' integrazione si è accompagnata un'accelerazione molto brusca sulla facoltà di Medicina».

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Nel suo intervento in apertura dell'assemblea, Fiorita ha sostenuto che «se non sarà chiarito come sarà sviluppato il sistema universitario calabrese, siamo pronti a ricorrere alla giustizia amministrativa per l'annullamento di tutti gli atti finora prodotti». Inoltre Fiorita ha replicato anche al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso: «Io faccio il sindaco e non il funzionario comunale, e voglio fare il sindaco per i prossimi anni, io faccio politica».

Hanno poi preso la parola consiglieri, presidenti di ordini professionali, sindacalisti ed associazioni. Per l'università ha preso la parola il professor Alberto Scerbo delegato del rettore Umg De Sarro. Lunedì il consiglio comunale aperto monotematico. L'idea è quella di, in caso di posizioni rigide, resistere legalmente in tutte le sedi istituzionali.