Sono state da poco indette le elezioni provinciali per il rinnovo del Consiglio a Catanzaro che già divampa la polemica. A dar fuoco alle polveri il sindaco del Comune di Marcellinara, Vittorio Scerbo: «Non posso non sottolineare l'inopportunità - spiega il primo cittadino - soprattutto considerata la mancata partecipazione al voto, per la seconda tornata consecutiva, dei rappresentanti della seconda città della Provincia che per voto ponderato pesa quanto il Consiglio comunale di Catanzaro». 

Lamezia, grande assente

E in effetti già nel novembre del 2018, quando le urne diedero ragione all'attuale presidente della Provincia e sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, i consiglieri della città di Lamezia Terme non parteciparono al voto perchè il Comune risultava sciolto, così come adesso. «Spero di essere contraddetto dalla notizia dell'esperimento di tutti i pareri necessari per un breve rinvio, di qualche settimana tra l'altro, in attesa dello svolgimento delle ripetizione delle elezioni a Lamezia Terme nelle quattro sezioni stabilite dal Tar».

Provincia Catanzarocentrica

«Credo che, in questo momento storico - ha proseguito Vittorio Scerbo - per una equilibrata rappresentanza di tutto il territorio provinciale sia necessario staccarsi da una visione Catanzarocentrica per una visuale d'insieme molto più ampia. Infatti non deve sfuggire il fatto che con il voto ponderato che dà un peso sproporzionato ai grandi centri - ad esempio il voto del consigliere comunale di Marcellinara vale 50 mentre quello di Catanzaro 1000 - ci si troverebbe nuovamente ad un consiglio provinciale nuovamente determinato dalle scelte del Consiglio Comunale di Catanzaro».