Procedure di voto chiuse anche nella cittadina del Reggino. Qui sono quattro gli aspiranti alla carica di sindaco: Scionti, Biasi, Prestileo e Speranza. Segui tutti gli aggiornamenti e le notizie in tempo reale
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Operazioni di voto chiuse anche a Taurianova. La cittadina del Reggino, avendo una popolazione superiore ai 15mila abitanti, potrebbe andare al ballottaggio tra i due candidati che hanno riscosso il maggior numero di preferenze. Tutto questo se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza al primo turno.
In campo a contendersi la fascia tricolore: Fabio Scionti, Rocco Biasi, Daniele Prestileo e Filippo Speranza.
A votare il 56,69% degli aventi diritto.
Il ballottaggio
Per sapere chi sarà il nuovo sindaco di Taurianova servirà il ballottaggio. A contedersi la vittoria due ex primi cittadini: Roy Biasi e Fabio Scionti. A urne ormai chiuse, Biasi ha totalizzato il 42% delle preferenze con la Lega che si attesta come primo partito in città con il 18,3 totalizzando circa 1.400 voti. Scionti è il sindaco uscente che, però, non partiva con i favori dei pronostici ma andando oltre il 25% dei consensi è riuscito a guadagnarsi il ballottaggio.
I candidati e le liste
- Fabio Scionti: liste Partito democratico; Comitato civico
- Rocco Biasi detto Roy: liste Lega Salvini, “Taurianova la città al centro” e “Cultura e identità”
- Daniele Prestileo: liste Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e Lega per l’Italia
- Filippo Speranza: liste civiche “Taurianova per te” e Orgoglio sud”.
La legge elettorale
La legge elettorale prevede un sistema di tipo maggioritario per ciò che concerne l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene con un sistema proporzionale. Per ragioni di governabilità, al candidato sindaco che risulterà vincitore sarà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti, all’interno dell’assise comunale, saranno assegnati alle altre liste in maniera proporzionale, secondo il “metodo D’Hondt”. Il numero di consiglieri comunali sarà di 32, escluso il sindaco. Otterranno un seggio tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato una soglia di sbarramento che la legge fissa nel 3% dei voti.
È possibile il voto disgiunto
A differenza delle elezioni regionali dove si era vincolati alla scelta di un candidato al Consiglio collegato al presidente indicato dalla coalizione, alle Comunali è stato possibile il voto disgiunto. L’elettore dunque potrà scegliere un candidato al Consiglio di un partito di centrosinistra e votare per il candidato sindaco del centrodestra e viceversa.
O comunque scegliere liberamente sia il consigliere comunale, di qualunque partito, e poi indicare il candidato sindaco senza che sia necessario alcun collegamento. Il voto così espresso viene attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata prescelta. In questo modo appunto i voti vanno da una parte (alla lista ed al consigliere) e contemporaneamente anche a un sindaco di un altro partito o coalizione.
Doppia preferenza di genere
Possibile per l’elettore inserire nella scheda due voti di preferenza sulla lista, uno per ogni genere (uomo/donna), ma non due uomini o due donne. Non per due uomini o per due donne. Si può votare ancora anche solo per un Consigliere. Questi voti così espressi (alla lista ed ai consiglieri), vanno automaticamente al candidato sindaco. A meno che, come illustrato prima, l’elettore non opti per il voto disgiunto indicando il candidato sindaco sostenuto da altra lista.