Manca poco più di un mese e mezzo alle elezioni regionali, fissate per il 3 e il 4 ottobre prossimi, ed a dispetto di una campagna elettorale partita in sordina, anche con la complicità dell’inferno di fuoco che sta calamitando l’attenzione, è già guerra di sondaggi. Rilevazioni che per alcuni lasciano il tempo che trovano, e che per altri hanno un valore più che simbolico. Fatto sta che ogni sondaggio, coi suoi risultati, offre una spiegazione ai numeri rilevati, non sempre comprensibile o aderente alla realtà. Soprattutto se si tiene conto della frammentazione del centrosinistra che potrebbe ingrossare le fila a sostegno di Luigi de Magistris. Dunque, bisogna andare coi piedi di piombo, non esaltandosi troppo, ma neanche deprimendosi a dismisura. La battaglia è apertissima, soprattutto nell’attesa di poter leggere, all’interno del consueto programma, quali sono le reali intenzioni dei candidati al governo della nostra Regione. Tre fino adesso quelli ufficiali, e tre esiti diversi, se non propriamente diametralmente opposti.

Il primo a dare una panoramica sulle intenzioni di voto dei calabresi è stato quello confezionato dall’Istituto Winpoll che il 9 agosto ha consegnato un risultato sorprendente rispetto a quella che è l’opinione comune tra addetti ai lavori e non. Infatti secondo l’indagine la candidata del centrosinistra Amalia Bruni, con il 36,3%, sarebbe avanti di mezzo punto percentuale in un avvincente testa a testa con il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto che, sarebbe in svantaggio, con una forbice percentuale più larga, anche sul gradimento degli elettori rispetto alle coalizioni e quindi al voto alle liste in campo. Nel sondaggio Winpoll, poi, anche Luigi de Magistris avrebbe un margine di miglioramento e una certa competitività avendo riscontrato il 27% delle preferenze dei calabresi.

Neanche 24 ore dopo è stato il turno del sondaggio realizzato da Swg, dove il risultato si ribalta completamente. Anche in questo caso la battaglia si ridurrebbe ad uno scontro a due tra centrodestra e centrosinistra, in cui a primeggiare sarebbe il capogruppo alla Camera di Forza Italia. La forbice però è di quelle che in qualche modo da sicurezza: infatti Occhiuto avrebbe ben 16 punti percentuali di vantaggio (46%) contro il 30 registrato da Amalia Bruni. Anche in questo caso de Magistris farebbe la parte del terzo incomodo con il 23% del favore dei calabresi.

Oggi però è il giorno del sondaggio dell’Istituto Emg, che dà un Roberto Occhiuto in fuga con ben 20 punti percentuali in più rispetto ad Amalia Bruni. L’Istituto infatti, secondo le proprie rilevazioni, ha stimato per il politico cosentino un gradimento tra il 45 e il 49% dei calabresi. A seguire, la candidata del centrosinistra a trazione giallorossa: per la scienziata lametina potrebbe esprimersi una forbice tra il 24 e il 28% degli elettori. Luigi de Magistris, attuale sindaco di Napoli con un passato da magistrato proprio in Calabria, raggiungerebbe invece tra il 16 e il 20% delle preferenze. Altro dato rilevato da Emg è quello secondo cui, tra il 7 e l′11% dei calabresi maggiorenni, si opterebbe per altri candidati.

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