VIDEO | Il leader del partito Noi con l’Italia nella città dello Stretto per chiudere la campagna elettorale in vista dell’imminente voto: «È una vergogna che questa regione sia così isolata dal resto d'Italia»
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A Reggio arriva anche il deputato e presidente del partito Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, per chiudere la campagna elettorale a sostegno del candidato del Centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Ad accoglierlo i candidati e le candidate alla carica di consigliere e consiglieri e Nino Foti, membro dell’ufficio di presidenza del Partito.
Lupi in Calabria
Dopo il ringraziamento a coloro che hanno scelto di candidarsi accordando fiducia al progetto politico, Maurizio Lupi si è soffermato sulla necessità di lavorare per costruire un pilastro moderato forte in un Centrodestra ormai plurale, in grado di governare tanto il Paese quanto le Regioni e i Comuni. Con i giornalisti si è soffermato sui tanti e annosi nodi relativi a trasporti e infrastrutture, che da ministro ha conosciuto e che da cittadino ha sperimentato arrivando a Reggio dopo essere atterrato a Catania.
«È una vergogna che la Calabria sia così isolata dal resto dell’Italia. Ne discutiamo da tempo ma manca il coraggio di comprendere e di capire che sono le infrastrutture a creare la domanda e non viceversa. Il ruolo di porti e aeroporti e alta velocità qualifica i territori e ne moltiplica la potenzialità in tutti i campi. Salviamo Alitalia con 17 miliardi di euro, costituiamo una nuova società Ita dandole altri tre miliardi di euro e in Calabria la situazione dei collegamenti resta assolutamente inadeguata. Noi eravamo contrari alla nazionalizzazione anche di Ita ma nel momento in cui tutti i cittadini italiani, anche calabresi, hanno contributo con tre miliardi, è inaccettabile ancora manchi un piano di voli serio nello scalo reggino. Con il presidente Occhiuto chiederemo il primo tavolo proprio al ministro Giovannini sul tema delle infrastrutture. Questo e l’altro nodo della sanità saranno i primi da sciogliere per ristabilire equilibrio e costruire un Paese senza più cittadini o regioni di serie A e di serie B», ha sottolineato Maurizio Lupi, presidente di Noi per l’Italia, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dei governi Letta e Renzi.
L'intervento di Nino Foti
Un aspetto sottolineato anche del componente membro dell’ufficio di presidenza del Partito, Nino Foti.
«Deve cessare la confusione tra progetti esecutivi e progetti nel cassetto come quello dell’alta velocità che esiste da 36 anni, da quando c’era la possibilità finanziaria di realizzarlo com'è stato fatto a Roma, Milano e Napoli. È necessario fare chiarezza altrimenti bisognerà proporre una commissione di inchiesta per capire cosa ci sia dietro e per poter dare concretezza alle prospettive. Relativamente alla condizione disperata in cui versa l'aeroporto dello Stretto, dobbiamo prendere atto del livello basso di indignazione della cittadinanza che dovrebbe essere in piazza a protestare».
Lupi e l'aeroporto dello Stretto
Sul tema specifico dell’aeroporto dello Stretto, Maurizio Lupi ha parlato di «assenza di un’azione di sistema, lontana da logiche di competizione e invece centrata sulla necessaria connessione tra porti, aeroporti e ferrovie. Basta con gli alibi, le prime responsabilità sono della politica e su questa situazione ci vorrà subito un’iniziativa. Abbiamo perso tanto tempo anche sulla sfida dell’affermazione del porto di Gioia Tauro nel Mediterraneo e non c’è ancora neppure il coraggio di andare oltre le ideologie per costruire il Ponte sullo Stretto, un’infrastruttura che serve per unire tutto il Paese. Intanto si continua a pagare l'esorbitante prezzo di 40 euro per traghettare», ha rimarcato ancora Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia.
Lupi e i fondi del Pnrr
Il tema dei temi resta quello dei fondi del Pnrr intrinsecamente legato a capacità e tempi di spesa, causa di divari tra Nord e Sud e tra l’Italia e il resto dell’Europa. «Il Governo italiano ha già ricevuto i primi 26 miliardi di euro e sarà giudicato su come e quando li spenderà. È chiaro che bisognerà mettere in campo task force e investire in professionalità e competenza nella pubblica amministrazione, in realtà una risorsa per il Paese e non ricettacolo di inefficienza», ha dichiarato ancora Maurizio Lupi.