VIDEO Il presidente dell'associazione Fabio Pugliese chiede un impegno concreto ai candidati alle prossime amministrative di Corigliano-Rossano
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Un impegno politico concreto sulla strada della morte. È quello che ha chiesto l’Associazione Basta Vittime sulla statale 106 ai candidati sindaco di Corigliano-Rossano. I temi della mobilità e soprattutto quelli legati all’ammodernamento della jonica continuano a rimanere un perno fondamentale attorno al quale far ruotare tutte le politiche dello sviluppo della Calabria del Nord Est.
«I dati dell’Istat e del rapporto Svimez del 2018 – dice il presidente dell’associazione basta Vittime sulla Statale 106 - sono chiari e dicono che l’area jonica calabrese continua a perdere ogni anno migliaia di cittadini, tra cui molti giovani laureati, che vanno via per non ritornare mai più. Se guardiamo i dati relativi solo all’area intorno alla nuova città di Corigliano Rossano compresa tra Acri – Trebisacce e Cariati è sotto gli occhi di tutti uno spopolamento territoriale evidente e inarrestabile».
Una disamina chiara che si confronta con una realtà tremendamente vera condizionata dalla mancanza di lavoro, di opportunità per i giovani, ad una qualità della vita che è più bassa rispetto al resto del Paese, ma soprattutto una condizione determinata «dall’assenza di infrastrutture» dice Pugliese. Quelle infrastrutture per la mobilità, in particolare «È un fatto ormai conclamato ed incontrovertibile – ricorda il presidente di Basta Vittime - che la Calabria è la regione più povera d’Italia perché è anche la regione con meno infrastrutture».
«Noi non siamo come la Sardegna, tantomeno come la Puglia»
«Fanno ridere – dice - quanti si sforzano –di sostenere che proprio da questa debolezza possa nascere uno sviluppo legato, ad esempio, da un territorio autoctono, il nostro, che non è gradevole ed accessibile quanto quello sardo, trentino o pugliese, giusto per fare un esempio, ovvero da regioni caratterizzate da infrastrutture d’ogni tipo. Mentre fanno ridere quanti parlano di cultura se consideriamo che il Museo di Sibari si attesta ad oggi come l’esempio più alto di tracollo totale in termini di capacità di attrarre turisti, generare sviluppo, lavoro, ecc.».
Insomma, la ricetta giusta per il tanto atteso e annunciato sviluppo che – in realtà – da queste parti si attende da decenni è una nuova campagna di investimenti pubblici che garantiscano all’area ionica del nord est della Calabria infrastrutture che mettano il territorio al pari delle altre realtà del meridione e del Paese.
«Abbiamo accolto con grande soddisfazione la scelta del candidato sindaco di Corigliano-Rossano Giuseppe Graziano di voler accogliere nel suo programma la proposta di istituire un Tavolo tecnico operativo permanente sulla Statale 106. Riteniamo e siamo convinti che il tema dell’ammodernamento dell’unica infrastruttura presente nel territorio jonico calabrese sia l’unica speranza che abbiamo per arrestare un processo di spopolamento e di impoverimento.
L’appello, poi, agli altri due candidati Gino Promenzio e Flavio Stasi, affinché «questo impegno sia sempre guidato dalla volontà di rappresentare gli interessi collettivi e di affrontare e risolvere i tanti problemi che per sempre resteranno tali se mai nessuno avrà la volontà ed il coraggio di impegnarsi per un cambiamento concreto».