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Rischio idrogeologico, c’è bisogno di interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio regionale e particolarmente della Sibaritide che ha subito ingenti danni nel corso dell'alluvione del 12 agosto scorso. La Regione Calabria ha già adottato alcune misure. Ora è doveroso che le parole si tramutino subito in fatti concreti per attuare il programma di interventi mirati a creare una rete strutturale e funzionale di prevenzione che interessi l’intera Calabria. Certo, rimaniamo fiduciosi per l’impegno e la presenza costante dimostrati da Oliverio nella particolare criticità post alluvione, ma continueremo a vigilare affinché tali atti non rimangano solo scritti su carta, bensì trovino riscontro reale nell'immediato.
Queste le parole del Segretario Questore del Consiglio regionale Giuseppe Graziano che, esprimendo cauto ottimismo per l’impegno posto dal Governo regionale nell’emergenza scaturita a seguito dei gravi eventi alluvionali che hanno colpito duramente la Costa ionica cosentina nello scorso mese di agosto, auspica che si possano vedere al più presto attuate le misure di messa in sicurezza e risoluzione delle problematiche esistenti e, contestualmente, avviare la necessaria opera di prevenzione e difesa del suolo dal rischio idrogeologico.
La Regione Calabria – continua Graziano - ha approvato, di recente, alcune misure che accogliamo in maniera positiva e fiduciosa. Ma non possiamo stare tranquilli. Soprattutto alla luce del grido di dolore sollevato dalle popolazioni che, ad un mese dal terribile nubifragio, sono in attesa degli interventi necessari alla ricostruzione, alla messa in sicurezza del territorio e, soprattutto, al riconoscimento dei danni subiti dalle attività agricole, commerciali e turistiche. In riferimento al ripristino totale del sistema idraulico sul quale per decenni, purtroppo, sono stati effettuati solo lievi interventi di manutenzione che hanno compromesso le capacità ed il corretto deflusso delle acque, sono da apprezzare, in ogni caso, le ultime azioni intraprese dalla Regione Calabria che ha deliberato una serie di interventi per la riqualificazione e messa in sicurezza del sistema idrogeologico calabrese. Anche se come purtroppo ormai capita sempre più spesso tutta questa solerzia da parte della politica è giunta solo a seguito della catastrofe strutturale del 12 agosto scorso che ha messo a nudo miriadi di criticità e che, solo per fortuna e provvidenza divina, non ha generato tragedie umane. Ben vengano, allora, le diverse deliberazioni del Governo Oliverio mirate alla creazione di un coordinamento per la pulizia dei fiumi, piuttosto che alla riassegnazione dei ruoli d’azione all'Agenzia regionale Calabria Verde, o ancora l’impegno per l’acquisto di mezzi, che saranno impiegati sia nelle attività antincendio che per i lavori di ripristino idraulico dei fiumi e dei torrenti, e la mappatura di alto rischio idrogeologico per interventi da attuare, prima dell'inverno. Proprio questo è il nocciolo della questione, ora vogliamo che la politica e le Istituzioni abbiano un sussulto di vero pragmatismo e se si vuole rendere efficaci gli interventi, bisognerà avere il coraggio e la determinazione di fare subito attività concrete.
Così come attendiamo gli effetti di altre misure in atto. Sono costantemente in contatto con il collega consigliere Mauro D'Acri – continua – e il Direttore Generale del Dipartimento agricoltura, Aldo Savino. I quali mi hanno riferito che la Regione Calabria starebbe lavorando per avere, probabilmente con esito positivo, l’autorizzazione da parte dell'Unione Europea ad utilizzare circa 3 milioni di euro di fondi comunitari del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) per risarcire gli agricoltori dei danni subiti durante l’alluvione ed anche per ripristinare la viabilità poderale ed interpoderale. Pertanto, l’appello che rivolgo e rinnovo al Presidente Oliverio – conclude il Consigliere della Cdl - è che anche queste misure vengano attuate al più presto e che, grazie anche a questa ulteriore integrazione di fondi, si possano prevedere opere strategiche ed essenziali per riqualificare e mettere in sicurezza le zone della Sila Greca, rimaste colpite e danneggiate dal nubifragio e risarcire gli agricoltori colpiti.