«La natura fa il suo corso e noi non possiamo continuare a rincorrere le emergenze senza avere una prospettiva di medio e lungo termine. Le alluvioni di Scilla e Palmi confermano drammaticamente quanto ci sia bisogno di garantire un costante ed efficace monitoraggio del territorio, unitamente agli interventi ordinari e straordinari di puntuale manutenzione e mitigazione del rischio idrogeologico».

È quanto affermano, in una nota congiunta, i componenti del gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti.

«Da tempo, il gruppo Pd - è detto nella nota - ha illustrato un organico progetto normativo, denominato TerraFerma, che va esattamente in questa direzione. Da tempo, viene sistematicamente ignorato. Noi insistiamo affinché chi è alla guida della Regione ne recepisca i punti-chiave per la salvaguardia dei territori e per garantire la necessaria presenza umana nelle aree interne prima che tutto scenda a valle. La verità è che nessuno provvede più alla cura del territorio. La verità è che non si può agire sempre e soltanto a seguito del danno avvenuto: bisogna operare un vero e proprio cambio di paradigma, un mutamento di approccio culturale e civile verso la biosfera e l'ecosistema unitariamente compresi e mutuamente correlati».

«Non può esserci alcuno sviluppo possibile - sostengono ancora i consiglieri regionali dem - senza misure strutturali che incidano sulla fragilità della nostra terra. Altrimenti non potremo fare altro che piangere le frane, gli smottamenti e i danni, in attesa della prossima disgrazia».