In seno al partito di Berlusconi muove i primi passi la corrente promossa da Pietro Spizzirri che punta a una allenza organica con il partito del vice premier. Oggi la presentazione a Roma, ecco le reazioni
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Tra il partito della Lega e Forza Italia emerge una terra di mezzo dove potrebbero trovare approdo gli esponenti azzurri favorevoli all’azione condotta dal governo gialloverde, collocati quindi su posizioni differenti, quando non addirittura divergenti, rispetto alla linea politica dettata da Berlusconi. La nuova cordata interna a Forza Italia è stata tenuta a battesimo da un calabrese, Pietro Spizzirri, forzista della prima ora, consigliere di opposizione al comune di Spezzano della Sila, nominato a fine 2017 vicecoordinatore nazionale dei club in virtù dei buoni rapporti vantati con Marcello Fiori.
Gli obiettivi della corrente
Il progetto promosso da Spizzirri ha un nome suggestivo: Forza Salvini. Anche grazie a questa scelta plateale di fondere insieme il nome del leader leghista con lo storico simbolo di Forza Italia, si sono accesi sull’iniziativa, i riflettori della stampa nazionale. L’altro elemento vincente è rappresentato dalla location adottata per lanciare la nuova corrente: la sala stampa di Montecitorio concessa, a quanto pare, per gentile intercessione di un deputato leghista. Dove si voglia andare a parare è abbastanza chiaro: gli aderenti immaginano la ricostituzione dell’alleanza tra la Lega e Forza Italia che consenta alla componente azzurra di entrare nei ranghi del Governo e che, in prospettiva, possa anche sfociare nella costituzione di un partito unico. E se il disegno più o meno eversivo dovesse fallire, ci sarebbe sempre l’opportunità di chiedere asilo politico alla Lega, ansiosa non solo di drenare consensi ma anche di sottrare capitale umano al partito di Forza Italia, al quale Salvini contende la leadership del polo di centrodestra.
Le reazioni in Forza Italia
L’esito dell’iniziativa di Spizzirri dipende dai punti di vista. Il movimento parte dal basso, quindi si fonda soprattutto sul consenso degli amministratori locali. Alla conferenza stampa c’erano sindaci e consiglieri comunali di diverse regioni italiane, tra cui Marche, Veneto, Liguria e Puglia, segnale che il seguito comunque non manca. Non ha invece suscitato particolare entusiasmo tra i volti noti del partito; la fluidità del quadro politico consiglia agli esponenti azzurri di maggiore rilievo, di restare alla finestra ad osservare il corso degli eventi, per cui le adesioni sono per il momento piuttosto scarne. Dai banchi parlamentari di Forza Italia c’è chi definisce l’iniziativa una boutade e non è escluso che possa aprirsi un contenzioso sull’uso improprio del simbolo. Sul punto Spizzirri precisa: «Questa corrente nasce dentro al partito ed il vessillo di Forza Italia ci rappresenta pienamente».