A Cutro è finita l’era dei commissari arrivati a causa dello scioglimento degli organi eletti con Di Vuono sindaco per infiltrazioni mafiose. Servivano poco più di 3030 voti validi per raggiungere il quorum necessario del 40% degli aventi diritto esclusi i cittadini cutresi residenti all’estero ma regolarmente iscritti all’Aire (L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e che possono esercitare il diritto di voto all’estero nel luogo di residenza per le elezioni politiche nazionali.
Ed i curtresi hanno risposto presente: sono tornati alle urne. C’era l’esigenza infatti che al solo concorrente in lizza, arrivassero più di 3000 voti e ne sono andati a votare più di 3300 di cui validi più di 3100. Antonio Ceraso, unico candidato a sindaco ammesso alla competizione, che potrà anche contare su tutti i 16 consiglieri comunali che si sono candidati nella sua lista e che comporranno il Consiglio comunale dell’importante centro crotonese.

Nelle scorse settimane si è molto dibattuto sulla possibilità che Ceraso potesse non raggiungere il quorum in quanto sia Antonio Dalla Rovere che Francesco Sulla (molto più esplicitamente) avevano dato indicazioni di non andare a votare dopo essere stati esclusi entrambi dalla competizione per non avere depositato le liste dei candidati entro il termine fissato dalla legge. Le liste ricusate avevano comunque presentato ricorso sia al Tribunale amministrativo regionale della Calabria che al Consiglio di Stato, ma non c’è stato niente da fare perché i due ricorsi non sono stati accolti.

C’è stata dunque tanta voglia di andare a votare, tanto è vero che, nonostante il tempo inclemente, i cittadini sprovvisti di tessera elettorale si sono messi in fila davanti all’Ufficio elettorale per farsi rilasciare il duplicato, così come sono stati molti gli elettori che lavorano in Emilia Romagna, che hanno deciso di tornare a Cutro per votare. E tutto questo ha voluto sottolineare il nuovo sindaco già Comandante dei vigili urbani sia di Crotone che di Cutro: «Sono i cittadini ad aver voluto vincere la sfida del cambiamento e premiare chi ha fatto la campagna elettorale per la giustizia, l’agricoltura ed il mare e contro nessuno» - richiamando così i tre punti principali del programma. «Ma se lavoreremo per ripristinare i servizi – ha proseguito il nuovo primo cittadino – fondamentale sarà creare i presupposti per lo sviluppo, perché se ci sono i servizi ma non c’è nessun giovane a volerli, ma solo noi anziani, cosa e chi rimarrà a Cutro? Quindi è necessario puntare sulle risorse che permettano ai giovani di scommettere sul nostro paese».