Nessuna fuga dal partito che invece «gode di ottima salute». È quanto sostiene il gruppo dei soci storici della Lega di Crotone che conferma «pieno sostegno alla dirigenza territoriale del partito di Matteo Salvini, al commissario provinciale, Cataldo Calabretta, ed ai referenti d’area Nicola Daniele e Gennaro Rossi». La nota arriva qualche giorno dopo il rumoroso addio di una cinquantina di iscritti ed ex candidati alle ultime amministrative di Crotone, che hanno abbandonato il partito in aperto contrasto con la nuova dirigenza e contestando le espulsioni di Giancarlo Cerrelli e Marisa Luana Cavallo.

Nessuna fuga dalla Lega di Crotone

«Dei presunti 50 dissidenti in fuga – come li ha definiti qualcuno – gli iscritti ma soprattutto gli effettivi attivisti del partito sono molti, ma molti di meno. Nonostante il livore e la calunnia utilizzate come pane quotidiano per tentare di gettare discredito sulle persone e sull’immagine del partito, non ci interessa alimentare d’ora in avanti ulteriori polemiche, considerato che le strade si sono ormai inesorabilmente divise e che la nostra bussola è puntata solo sulla qualità dei progetti e degli obiettivi» si legge nella nota. Il gruppo dei soci storici non ci sta al «ritratto che qualcuno ne vorrebbe fare come di un partito che perde pezzi ad ogni passo, continua ad essere falsato e frutto di una campagna denigratoria e di mistificazione» che sarebbe stata «sollevata da chi avrebbe piuttosto la necessità di far fronte a situazioni di imbarazzo in casa propria».

Pieno sostegno a Calabretta

Poi, il sostegno al lavoro del commissario Calabretta «docente universitario e professionista competente, distintosi anche in ambito nazionale e che della formazione, della trasparenza e della dedizione al lavoro ha sempre fatto non soltanto uno stile di vita riconosciuto ma anche un cavallo di battaglia nella difesa della legalità e della meritocrazia in tutti i contesti». A lui il merito di aver portato nel partito «aria di apertura e di condivisione». «Vogliamo dire basta – è scritto ancora nella nota - al modo di fare al quale purtroppo abbiamo assistito e ad un metodo che nei mesi scorsi è stata la causa diretta del commissariamento di un partito che negli ultimi due anni è stato costretto a subire momenti di eccessiva tensione interna».

«Fango sul partito»

Secondo i leghisti crotonesi della prima ora «il partito non è e non può essere considerato proprietà privata» ma è «e resta bene comune». Infine, l'impegno per il territorio: «Con lo stesso entusiasmo che ci ha fatto aderire, continueremo a garantire il nostro contributo nel bene della nostra bellissima città. Ora più che mai, ci sentiamo pienamente rappresentati e avvertiamo, finalmente, la possibilità di poterci esprimere al meglio e da protagonisti rispetto all’obiettivo condiviso che è quello della valorizzazione e dello sviluppo delle zone periferiche di Crotone, così come non era mai successo prima. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al coordinamento appena costituitosi in città».