«Il crollo del viadotto sulla Sila-Mare pone al centro dell'attenzione l'attività di prevenzione e manutenzione che deve essere prioritaria per la Regione Calabria. Solo pochi minuti prima del crollo il viadotto era ancora aperto. Le macchine circolavano tranquillamente, mentre la furia del Trionto si esprimeva implacabile. Eppure i primi segni di cedimento, i primi piccoli crolli sono avvenuti già da novembre 2022: perché non è stato fatto nulla? Perché si è atteso così tanto fino a sfiorare la tragedia?». È quanto scrive in una nota il consigliere regionale del Movimento Cinquestelle Davide Tavernise.

«Ma soprattutto mi chiedo, ed è la domanda più ovvia, come sia possibile che un'opera pubblica costata milioni di euro e consegnata alla collettività 9 anni fa sia collassata in questo modo. Per questo attenderemo le risultanze investigative avviate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Il completamento della Sila-Mare, opera che per i costi di realizzazione - continua Tavernise - possiamo considerare "faraonica" e per i tempi di realizzazione "biblica", è stata oggetto anche di un mia recente interrogazione regionale, la n° 130 del 27 marzo 2023, che naturalmente ancora non ha trovato risposta».

«Nell'interrogazione chiedevo conto del cronoprogramma della consegna dei lavori relativi al quarto lotto secondo stralcio e, inoltre, l'avvio di una interlocuzione della Regione con Anas per conoscere l’esatto cronoprogramma degli interventi relativi al quinto lotto. Ora il completamento dell'opera assume - conclude - un significato ancora più importante per togliere dall'isolamento la comunità di Longobucco»