«Vedremo se nel prossimo Consiglio comunale il sindaco avrà i numeri e chi lo sosterrà». Va alla conta interna il presidente del Consiglio regionale e commissario della Lega in Calabria, Filippo Mancuso. Così interviene nel dibattito, diventato dai toni accessi nel centrodestra catanzarese, dopo le dichiarazioni rilasciate a LaC News24 dal consigliere regionale e comunale di Forza Italia, Antonello Talerico, che ha suscitato le reazioni degli alleati. A cui Mancuso lancia un monito: «Non bisogna commettere gli errori del passato» ma glissa sulle indiscrezioni secondo cui ambirebbe a proporsi candidato a sindaco della coalizione alle prossime amministrative a Catanzaro: «Non mi farò condizionare. Auspico che si facciano scelte in funzione delle aspettative del territorio e non delle aspirazioni personali».

Dopo le polemiche registrate in questi giorni nell’area di centrodestra a Catanzaro, dapprima la Lega poi Fratelli d’Italia e infine anche Forza Italia hanno sollecitato la convocazione di un tavolo di confronto per discutere del futuro della città capoluogo, in ordine ad un eventuale ritorno anticipato al voto. Il tavolo è stato convocato?

«Penso che a breve ci vedremo per discutere, confrontarci e per evitare gli errori commessi nelle fasi che hanno preceduto le elezioni comunali a Catanzaro. Mi preme però sottolineare che un tavolo – non del centrodestra – ma per così dire naturale ci sarà all’atto della convocazione del Consiglio comunale ai fini dell’approvazione del bilancio di previsione. In quell’occasione si vedrà se il sindaco Nicola Fiorita ha i numeri in aula e soprattutto chi lo sosterrà. Posso anticipare che i componenti della Lega voteranno contro, penso faranno lo stesso anche Fratelli d’Italia e Forza Italia. Quindi invito il centrodestra a compattarsi per votare negativamente il bilancio e verificare se ci sono già i numeri per pensare e contribuire insieme alla nascita della prossima amministrazione comunale».

Lei ha citato il caso relativo all’individuazione del candidato e alla formazione delle liste in occasione delle ultime consultazioni elettorali a Catanzaro, fase in cui si sono oggettivamente registrate difficoltà a esprimere un candidato a sindaco unitario e rappresentativo dell’area di centrodestra. Secondo lei il centrodestra ha superato quella fase di incertezza?

«Tengo innanzitutto a chiarire una circostanza: i catanzaresi sono ben a conoscenza di come si sono svolti quei fatti. Non è necessario rammendare o attribuire colpe per la sconfitta alle precedenti elezioni. Sia chiaro però che le due liste ispirate da me e da Franco Longo sono risultate le più votate in città. Quindi, avremmo avuto tutto l’interesse che il centrodestra vincesse ma sono stati commessi errori che non debbono essere ripetuti. Il centrodestra dove non si trova unito, perde; ma quando riesce a mantenere la compattezza, vince. Nelle precedenti amministrative Fratelli d’Italia chiese a Wanda Ferro di candidarsi a sindaco, a indicazione di Valerio Donato già avvenuta e, quindi, si andò al voto divisi».

Secondo alcune indiscrezioni lei nutrirebbe l’ambizione di proporsi come candidato a sindaco, rappresentativo della coalizione di centrodestra. Ciò farebbe il paio con le dichiarazioni di recente espresse dal consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico, secondo cui ci sarebbe un patto di non belligeranza tra la Lega e il sindaco per evitare il voto anticipato, proprio in ragione della posizione che lei attualmente ricopre in Consiglio regionale. È così?

«Io attualmente rivesto un ruolo che mi comporta una grande responsabilità, anche verso gli elettori. Sono stato eletto consigliere regionale e ricopro anche un ulteriore incarico politico in qualità di responsabile del mio partito in Calabria. Tutto ciò potrebbe naturalmente condizionare determinate scelte che, in ogni caso, devono essere ponderate e mai affrettate. Certamente non mi farò condizionare da niente e da nessuno, io parlo con i vertici dei due partiti di maggioranza. Auspico che si facciano scelte in funzione delle legittime aspettative del territorio e non in funzione delle aspirazioni personali di ciascuno di noi. Abbiamo dei doveri nei confronti della città, già maltrattata per troppo tempo, già vittima di scelte sbagliate. Ho dimostrato in passato di avere a cuore le sorti di Catanzaro e non mi tirerò indietro rispetto alle mie responsabilità».

In precedenti interviste sia l’ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, sia l’ex senatore Donato Veraldi hanno affermato che all’attuale centrodestra a Catanzaro mancherebbe una leadership autorevole e una classe dirigente di alto profilo. Cosa ne pensa?

«Mi dispiace dover dissentire dalle affermazioni espresse da così qualificati esponenti politici ma penso che l’autorevolezza non sia definita dal censo o da titoli accademici. La rappresentatività nel nostro sistema politico è determinata nelle urne. Ha sempre ragione l’elettore e bisogna farsene una ragione. Non decidiamo noi chi deve essere eletto ma i cittadini liberamente. Quindi chi rappresenta il territorio è sempre autorevole perché scelto in democrazia. È vero che negli ultimi tempi c’è disinteresse verso la politica però chi si candida è scelto in maniera democratica ed è questa per me la vera autorevolezza. Chiaramente si può fare bene o male, siamo tutti soggetti a critiche. Ma espressione di autorevolezza per quel che mi riguarda è la capacità di un politico di lasciare il segno, o legare il suo nome a qualcosa che siano scelte, leggi o opere a beneficio dei territori. Così si dimostra l’autorevolezza e l’incisività dell’uomo politico in un determinato periodo storico».

Lei ha assunto il ruolo di commissario della Lega in Calabria. Di recente ha nominato i rappresentati del partito in ambito locale e provinciale. Quali sono i progetti e come intende strutturare l’azione della Lega sul territorio?

«Ho assunto con piacere questo incarico perché penso che anche in Calabria questo partito possa avere un futuro. Certamente Fratelli d’Italia e Forza Italia sono più radicati di noi però noi abbiamo intenzione di dimostrare al territorio e agli elettori che vogliamo essere vicini ai problemi della Calabria, con una attenzione particolare alle aree territoriali. In ragione di ciò ci stiamo strutturando grazie alla disponibilità di persone che fanno politica tra la gente. Speriamo di essere competitivi non solo nelle prossime elezioni politiche ma anche amministrative e regionali dove contiamo di dare un contributo alla rielezione del presidente Occhiuto. Credo sia ormai scontata la sua ricandidatura. Si va avanti con serenità, quindi, senza voler fare concorrenza a nessuno. Non vogliamo tecnicamente appropriarci di figure politiche che appartengono ad altri schieramenti. Siamo aperti a tutti, siamo pronti ad accogliere chi vuole aderire al partito attraverso una politica che affronti i problemi del territorio, che non abbia la presunzione di dettare la linea. Vogliamo essere al fianco di tutti i governi cittadini, provinciali e regionali».