Alla luce delle ultime alluvioni che hanno colpito la nostra regione, il dirigente sindacale chiede che si affronti il problema non più con un approccio emergenziale, ma con interventi a lungo termine
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«Nella nostra regione, il dissesto idrogeologico è un problema diffuso e piuttosto evidente, che emerge in tutta la sua drammaticità in occasione di eventi meteorologici intensi. Intensi, ma non per questo meno prevedibili e per i quali bisognerebbe lavorare per prevenirne gli effetti, troppo spesso devastanti». A parlare, in una lunga e dettagliata nota, è Bruno Costa Segretario Generale Flai-Cgil Calabria.
«Frane, alluvioni, erosioni costiere, valanghe ed esondazioni dei tanti corsi d’acqua che solcano il territorio calabrese sono i fenomeni più ricorrenti, ai quali, purtroppo, oltre ai danni talvolta indelebili e duraturi, si aggiungono ancor più tragiche conseguenze come la perdita di vite umane. Gli ultimi fatti di cronaca, sono lì a dimostrare, in maniera incontrovertibile, come ci sia urgenza di una politica capace di affermarsi sia sul piano della previsione che della prevenzione. Da tempo, come sindacato chiediamo un confronto aperto con i vertici regionali, certi di avere delle proposte utili per ridare sicurezza e maggiore tutela al territorio. Tra queste -propone Costa - rientra la necessità di dare stabilità e certezza ad un servizio di pubblica utilità come quello della sorveglianza idraulica».
«In Calabria, questa risorsa fondamentale fatta di 290 unità – che hanno come compito quello di controllare i corsi d’acqua e di monitorare il livello di rischio – non è messa nelle condizioni di effettuare il proprio lavoro in maniera costante come invece dovrebbe essere. Carente - e le numerose denunce ne sono una vivida testimonianza – è l’organizzazione del loro servizio così come inadeguato è il loro inquadramento giuridico e professionale, che non ne valorizza le professionalità espresse. Al pari di quanti in queste settimane hanno avuto modo esternarlo, come Flai-Cgil Calabria riteniamo che questi lavoratori siano una preziosa risorsa. E che per dare loro la giusta dignità e i dovuti riconoscimenti, dovrebbero essere inquadrati con un contratto adeguato che ne valorizzi la loro professionalità e metta in rilievo l'utilità del lavoro che svolgono. Siamo certi, che le nostre aspettative sul piano della difesa del territorio, della tutela dei cittadini e dei lavoratori che operano nei comparti più nevralgici del nostro sistema di monitoraggio, prevenzione e contrasto dei rischi idrogeologici, vengano prese in seria considerazione dando vita, in tempi certi e brevi, ad un confronto tra le parti sociali e istituzionali, per dare le dovute risposte con scelte politiche chiare ed efficaci.