Quando tutto sembrava volgere al peggio, compreso il peggiore degli scenari per il centrodestra di Corigliano Rossano – ovvero un possibile divorzio tra Fratelli d’Italia e Forza Italia – ecco il coup de théâtre: la “chiamata alle armi” del presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Il condizionale ovviamente è d’obbligo in questi casi e nella mutevolissima politica anche in salsa nostrana, ma pare che il governatore abbia richiamato tutti all’ordine, compresa la transfuga Azione con un diktat preciso: a Corigliano Rossano si deve vincere.

E con chi se non con la sua più fidata rappresentante sul territorio? Tutti gli indizi portano a Pasqualina Straface. La pasionaria di Forza Italia, tra i consiglieri regionali più attivi in questa legislatura, presidente della terza commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative, in questi mesi è stata più volte sollecitata in città e un po’ da tutti gli avversari di Flavio Stasi che individuano in lei l’unica figura in grado di giocarsela col ricandidato sindaco uscente. Soprattutto se tutto il centrodestra farà fronte comune.

Pasqualina Straface ha spesso risposto di “no” a tutti, alleati compresi, perché vorrebbe chiudere l’esperienza quinquennale a Palazzo Campanella a pieni voti e con lode. E per questo sta lavorando alacremente.

Il suo cuore, però, è a Corigliano Rossano, nella sua città. E ad una sollecitazione di Occhiuto non potrebbe rispondere ancora una volta in modo negativo. Ecco perché tutto parrebbe ricondurre a lei.

L’inner circle centrodestrorso, sarebbe peraltro pronto a sostenerla, compresa Fratelli d’Italia che in queste ore stava per indicare un nominativo alla coalizione, e quella stessa Azione che – insieme ai movimenti politici Il coraggio di cambiare e Corigliano Rossano domani – ha già messo le mani avanti da un paio di settimane con la candidatura a sindaco – guarda caso – dell’ex giovane forzista Mattia Salimbeni, costruita dal consigliere regionale – è bene ricordarlo – di centrodestra, Giuseppe Graziano.

Una proposta da ritirare qualora Pasqualina Straface fossa designata da tutta la coalizione, secondo le indicazioni di Roberto Occhiuto che potrebbe avvertire in Flavio Stasi un concorrente difficile da contrastare alle prossime regionali – ammesso che i due dovessero candidarsi nonostante le smentite di facciata – e quindi da stroncare sul nascere anche a Corigliano Rossano, soprattutto se dovesse (stra)vincere. Che di riffa o di raffa – nolenti o volenti – è la terza città più popolosa della Calabria, ed una sconfitta in loco, anche agli occhi del governo centrale, sarebbe deleteria proprio in un momento storico particolare, con le Europee da dover trainare, anche nelle vesti di vice segretario nazionale di Forza Italia.

Pasqualina Straface, insomma, metterebbe d’accordo tutto l’arco di centrodestra, dalla Lega a Fdi, passando per i centristi fino ad Azione. Con buona pace di tutti, anche di Giuseppe Graziano, che coi sovranisti aveva tentato di rompere un paio di settimane addietro.

Questa settimana, insomma, sarà decisiva. E Pasqualina Straface, dopo mesi silenti a lavorare, sembra essere in pole position.