Il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi firma il decreto di nomina del nuovo dirigente del settore Lavori pubblici e della protezione civile, ad interim. Si tratta dell’ingegnere Francesco Castiglione ai vertici della macrostruttura del comune di Corigliano Rossano. L’alto dirigente s’insedierà domani.

 

Tale nomina tuttavia non sarà indolore ma potrebbe sollevare un polverone giudiziario e anche politico. C’è già chi preannuncia ricorso: si tratta dell’ingegnere Nilo Domanico, rossanese, ed esercitante in questa fase della sua vita in Oman come professionista e direttore di una multinazionale.

 

L’uomo avrebbe voluto far rientro nella sua terra natia ma, a quanto pare, non vi sarebbero le condizioni lavorative in grado di soddisfare l’esigenza. Ed aveva pensato di partecipare al bando di selezione tramite procedura ex art. 110.

Le dichiarazioni politiche

Intanto, sulla nomina al dirigente Castiglione si registra la prima dichiarazione a caldo dell’assessore all’Uso e Assetto del territorio Tatiana Novello: «Uno degli obiettivi principali è quello di rendere più efficiente la struttura organizzativa dell’ente e per dare più incisività all’azione di governo. Nell’ottica di offrire una maggiore funzionalità all’articolazione della struttura comunale, con la nomina di un professionista qualificato e preparato, andiamo ad implementare ulteriormente la riorganizzazione degli uffici, già avviata. L'incarico a contratto ex art. 110 Testo Unico degli Enti Locali ha carattere fiduciario e la sua durata non può comunque superare la durata del mandato del sindaco».

 

Mentre il sindaco Flavio Stasi «coglie l’occasione sia per ribadire che, come specificato nel piano di riorganizzazione della macchina comunale approvato in giunta nelle scorse settimane, dopo aver dato funzionalità all’ente anche attraverso i dirigenti a tempo determinato, si procederà ad avviare concorsi per dirigenti a tempo indeterminato con l’obiettivo di lasciare in eredità un gruppo dirigente stabile capace di garantire efficienza e continuità amministrativa; sia per ringraziare quanti hanno comunque partecipato alle selezione sia per la competenza dimostrata sia per lo spirito di attenzione e competizione meritocratica condiviso rispetto a quella che, selezione dopo selezione, una delle sfide amministrative e di governo più interessanti nel panorama istituzionale meridionale e nazionale».

 

Ed a proposito di partecipanti l’ingegnere Nilo Domanico non più di qualche giorno fa scriveva sul suo profilo Faceboook: «Ho partecipato solo due volte a un bando pubblico di selezione per ingegneri nella Pubblica Amministrazione. Una prima volta nel lontano 2002-2003, nell’allora Comune di Corigliano. Una voce saggia ma inascoltata mi disse: "Nilo è inutile che partecipi, tanto i 5 posti andranno ad altrettanti coriglianesi". E così fu».  

 

Dalla stessa pagina social lo stesso professionista conferma: «Ci sono degli elementi sui quali non transigerò e sono la trasparenza e l’imparzialità. Accetterò ogni scelta che verrà fatta a patto che si dimostri pubblicamente che il candidato vincente abbia requisiti migliori dei miei. È semplice farlo, i requisiti sono quantificabili con un numeretto ed i curriculum dei candidati possono essere resi pubblici. Ciò che non accetterò mai è che per qualcuno dei candidati tali requisiti non sussistano nelle determine serali e poi appaiono, come per magia, nelle determine della mattina dopo. Se la selezione non avverrà secondo metodi trasparenti, meritocratici e senza commistioni di sorta, non mi fermerò davanti a nessuno».