La riduzione del numero dei membri del Collegio dei revisori e la gratuità dell’incarico di componente del Consiglio di amministrazione, sono le novità più rilevanti della proposta di legge di modifica della Disciplina del Consorzio del Bergamotto.

Il disegno di legge, a firma dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo e della consigliera azzurra Katya Gentile, anche presidente della Sesta Commissione Agricoltura e foreste, è stato depositato lo scorso 7 febbraio a Palazzo Campanella e già assegnato alla Sesta Commissione nella seduta già convocata per la settimana prossima. Sullo sfondo il contenimento della spesa e il dettato della legge regionale n°69 del 2012 il quale stabilisce che Enti strumentali, Istituti, Agenzie, Aziende e gli altri enti dipendenti, ausiliari o vigilati dalla Regione, anche con personalità giuridica di diritto privato, devono provvedere all’adeguamento dei rispettivi statuti al fine di assicurare che, a partire dal primo rinnovo, gli Organi di amministrazione, di indirizzo e di vigilanza, siano costituiti in forma monocratica.

Il Consorzio e la sua disciplina

Il Consorzio del Bergamotto è un organismo di diritto pubblico che riunisce i produttori di bergamotto che ne facciano richiesta, intesi come conduttori agricoli a qualsiasi titolo dei terreni coltivati a bergamotto rientranti nel territorio delimitato nell’art. 3 del disciplinare approvato dalla Commissione Europea all’atto del riconoscimento della DOP “Bergamotto di Reggio Calabria. Olio essenziale”. La disciplina del Consorzio è stabilita dalla Legge Regionale n. 41 del 14 ottobre 2002, e le sue finalità sono la promozione, l’incremento e la valorizzazione della produzione dell’essenza e di ogni altro derivato del bergamotto, nell’interesse dei produttori di bergamotto.

Gli organi del Consorzio sono l’Assemblea, il Consiglio di amministrazione, il presidente e il collegio sindacale. Quest’ultimo è composto da tre membri effettivi e da due supplenti, scelti tra gli iscritti all’albo dei Revisori dei conti. Uno dei membri effettivi è nominato dalla Giunta regionale ed ha la funzione di Presidente, gli altri sono nominati dall’Assemblea dei Soci, che ne determina anche gli emolumenti, fra le persone estranee al Consorzio.

«La norma in questione – si legge nella relazione del progetto di legge - non è stata applicata al Consorzio del Bergamotto, in quanto si è ritenuto che la disciplina contenuta nella L.R. n. 41/2002 relativa alla composizione ed alla formazione degli Organi di amministrazione, di indirizzo e di controllo del Consorzio assumesse connotati di specialità, derivanti dalla peculiare struttura associativa del Consorzio, dalla natura elettiva e rappresentativa dell’Organo di indirizzo e di amministrazione, nonché dalle specifiche disposizioni che prevedono la nomina di rappresentanti del Consiglio Provinciale e Regionale in seno al Consiglio di Amministrazione e la nomina del Presidente del Collegio dei Revisori da parte della Giunta Regionale».

Queste previsioni statutarie – che danno alla Provincia (oggi Città Metropolitana) e alla Regione la facoltà di nominare alcuni componenti degli organi consortili – non hanno reso attuabile i principi della legge regionale 69/2012, e quindi che gli organi siano costituiti in forma monocratica. Proprio per questo al fine di realizzare un contenimento dei costi, oggi si ritiene opportuno stabilire che l’incarico di componente del Consiglio di amministrazione è svolto a titolo gratuito.

Cosa cambia

Ad oggi il Collegio dei revisori è costituito da cinque membri. Numero ritenuto eccessivo anche per le «dimensioni modeste del Bilancio dell’Ente» da sottoporre a vigilanza.

La proposta di legge, costituita da quattro articoli, interviene quindi sul testo della Legge Regionale n. 41 del 14 ottobre 2002, modificando l’art. 5, sostituendo le parole “Collegio Sindacale” con le parole “Organismo di Revisione dei conti”, e, soprattutto, l’art. 9, il quale, nella nuova versione del comma 1, prevede che l’Organismo di Revisione dei conti è costituito in forma monocratica ed è composto da un membro effettivo e da un membro supplente, nominati dalla Giunta regionale, scelte fra persone estranee al Consorzio iscritte nel registro dei Revisori legali, per la durata di tre anni.

Inoltre, il compenso del componente supplente dell’Organismo di Revisione è consentito esclusivamente in caso di sostituzione del revisore effettivo.

La proposta di modifica prevede, infine, che l’indennità annua spettante al membro effettivo dell’Organismo di revisione dei conti è commisurata all’indennità annua spettante al membro effettivo dell’Organismo di revisione dei conti dell’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), pari a 4mila euro lorde annue.

Attualmente per il collegio dei revisori la spesa complessiva lorda ammonta a 9.422 euro, per cui con la modifica che si propone «si realizza un consistente abbattimento».