In poco più di un’ora, il Consiglio regionale della Calabria ha disbrigato le pratiche di Bilancio che erano tra i 39 punti all’ordine del giorno.

Sebastiano Cirillo prima, Antonio Montuoro, dopo e a chiudere la vicepresidente della giunta, Giusi Princi, hanno relazionato all’aula su ben dodici provvedimenti tra cui il "Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024, il "Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all'esercizio finanziario 2020", alla "Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023" e alla "Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria, fino alla "Legge di stabilità regionale 2022" e i Rendiconti di alcune partecipate tra cui l’ente per i parchi marini regionali, l’Aterp, l’Arcea, l’Arsac e l’Arpacal.

Una manovra, ha detto la Princi sul finire della sua relazione, «sicuramente coraggiosa e inusuale, per cui la giunta ha deciso assumendosi tutta la responsabilità politica di puntare al contenimento degli equilibri di bilancio e a garantire una tempistica utile sebbene ristretta per l'esame dello stesso da parte del collegio dei revisori. Ci tengo a precisare però che prevediamo una manovra suppletiva di bilancio a marzo, che sulla base della valutazione di tutte le maggiori esigenze da soddisfare con le risorse autonome del bilancio regionale nonché degli interventi di carattere strutturale da porre in essere ridetermini la qualità e la quantità della spesa da finanziare con le risorse autonome regionali. In tal senso questo bilancio costituisce pertanto non solo un punto di arrivo ma anche un punto di partenza di un secondo step che nell'arco di pochi mesi avrà come obiettivo quello di integrare, modificare, il documento contabile sottoposto oggi all'esame del Consiglio».

In memoria delle vittime della tragedia di Fiumarella

Prima però il presidente dell'assemblea Filippo Mancuso ha invitato l'aula ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle 71 vittime dell'incidente della Fiumarella a Catanzaro del 23 dicembre 1961 quando il rimorchio di un convoglio ferroviario si staccò dalla motrice precipitando sotto un viadotto. «Un minuto di silenzio – ha detto Mancuso - in memoria di chi ha perso la vita nel tragico disastro ferroviario avvenuto esattamente 60 anni fa. Quando alle 6.43, sul viadotto della Fiumarella di Catanzaro, circa un’ora dopo la partenza dalla stazione di Soveria Mannelli del treno delle ‘Ferrovie Calabro - Lucane’, si verificò il più grave deragliamento della storia d’Italia in cui persero la vita 71 persone, quasi tutti studenti che dovevano raggiungere le scuole del capoluogo».

Per il presidente Mancuso «il dovere della memoria di eventi anche tragici che hanno segnato la nostra storia, può aiutare la Calabria a riconoscersi come una comunità che mobilita le energie per costruire il proprio futuro». 

Un Bilancio ingessato

Il bilancio di competenza della Regione per l'anno 2022, al netto delle contabilità speciali, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente - secondo la relazione sul provvedimento - a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate.

Rientrano in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,9 miliardi di euro circa; 62,4%), quelle destinate all'attuazione dei programmi comunitari POR e PAC 2007-13 e 2014-20 (581,7 milioni di euro; 9,2%), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (419,1 milioni di euro; 6,6%), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (520,6 milioni di euro; 8,2%).

Le entrate per mutui (86,5 milioni di euro; 1,4%) sono relative al cofinanziamento regionale del POR e del PSR2014-2020, nonché del programma di investimenti di cui all'Accordo Stato-Regioni del 15 ottobre 2018 (art 3 della legge di stabilità regionale per l'anno 2019). Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 767,3 milioni di euro, pari al 12,2% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio, in diminuzione di circa 53 milioni rispetto alle previsioni effettuate nel bilancio 2021-2023, annualità 2021. Tale decremento non origina da situazioni "a regime" e "strutturali", ma è connesso alle variazioni di bilancio effettuate sull'annualità 2021 a seguito delle misure economiche adottate dal Governo a fronte della pandemia.