Frattura tra Forza Italia e Lega. Dopo l’attacco dell’ex presidente dell’Assemblea, la reazione del Carroccio: sulle nomine il voto contrario di Tilde Minasi
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Consiglio regionale al limite del surreale. Moltissime assenze per una seduta dal sapore elettorale. A innescare la miccia è stato l’ex presidente dell’Assemblea Mimmo Tallini che ha puntato, nuovamente, l’indice contro il presidente della giunta ff Nino Spirlì.
Tallini, prendendo spunto dall’indicazione di Spirlì come vicepresidente in ticket con Roberto Occhiuto è andato giù pesante: «Non sono stato molto tenero con lui - ha detto Tallini - sui temi più scottanti, come la gestione della pandemia. Gli rimprovero, non essendo stato il solo a farlo, l'eccessivo personalismo con cui ha interpretato il ruolo assegnatogli dal destino tragico della morte della Santelli. Vista l'investitura ufficiale ricevuta dal leader del centrodestra riterrei doveroso e corretto, da parte del vice presidente Spirlì, di misurarsi direttamente con l'elettorato. È un consiglio spassionato che io faccio, così come dovrà fare necessariamente Roberto Occhiuto. La loro candidatura va posta sullo stesso piano».
«Sono certo che Spirlì si candiderà capolista in ogni circoscrizione e appronterà anche una lista del vicepresidente per dimostrare che il posto se lo guadagnerà sul campo e non da abusivo o raccomandato».
Un ultimo pensiero Tallini l'ha dedicato "alla Signora Ventura", candidata della coalizione di centrosinistra, «alla quale rivolgo un in bocca al lupo assieme agli altri partecipanti nella certezza che ad ottobre la Calabria abbia finalmente un governo autorevole, serio, non improvvisato, affidato alle mani esperte di un cinquantenne come Roberto Occhiuto, nel pieno della sua maturità politica».
Dopo un breve giro di interrogazioni, si arriva al punto relativo alle nomine di competenza del Consiglio. Il capogruppo della “Santelli Presidente” Vito Pitaro chiede che vengano attivati i poteri sostitutivi del presidente per procedere alle nomine in scadenza.
Il presidente Giovanni Arruzzolo ha voluto fare alcune precisazioni in merito alle polemiche che hanno preceduto la seduta. «In maniera distorta si vuole fare passare un procedimento che deve farsi per legge come una infornata di nomine – ha detto Arruzzolo - Mi dispiace che queste tesi siano state fomentate dagli amici della Lega. Il punto dell’odg si riferisce solo a Corecom e al Garante per l’Infanzia in quanto è pervenuta una nota Agcom che richiedeva con urgenza la nomina del Comitato per evitare l’utilizzo dei poteri sostitutivi. Stessa cosa è avvenuta per il Garante per l’Infanzia la cui nomina è stata richiesta dall’organismo nazionale di riferimento».
Francesco Pitaro (Misto) ha precisato: «Mi sarei aspettato di discutere della stagione estiva magari con un’informativa dell’Arpacal e invece siamo davanti a nomine che sono soltanto clientelari. Non è vero che si volevano fare solo queste nomine. A me è arrivato un elenco di 5 pagine»
Alla fine la maggioranza ha votato a favore dell’esercizio dei poteri sostitutivi, ma con il voto contrario della Lega espresso da Tilde Minasi che conferma le crepe nel centrodestra a prescindere dalla formalizzazione del ticket.