"Proseguendo così il sistema istituzionale va in tilt". Non ha usato mezzi termini il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione durante la seduta dedicata al question time che si era interrotta per mancanza del numero legale e, non ultimo dei dettagli, per l'assenza del governatore e della maggior parte degli assessori deputati a rispondere alle domande dei consiglieri. "Oggi succede un fatto nuovo che mette in evidenza la difficoltà dei rapporti tra Consiglio e giunta. Si tratta - ha tuonato ancora Guccione - di un incidente istituzionale di una gravità inaudita. Al quale si aggiunge un fatto politico nuovo: per approvare la presa d'atto del Por che consentirà l'avvio della nuova spesa comunitaria è stato necessario l'atto di responsabilità della minoranza".
Davanti a questo quadro Guccione manda un segnale preciso ad Oliverio e al Pd. "Serve una verifica di maggioranza da fare in Consiglio e una urgente riunione del gruppo del Pd".
La questione connessa alla dicotomia tra giunta dei tecnici e Consiglio politico torna, dunque, in tutta la sua evidenza. Il centrosinistra, archiviata la burrascosa parentesi referendaria, si è presentato in Aula con molte assenze tra gli scranni. Alle quali si sono aggiunte le vistose lacune tra i banchi della giunta, compresa quella del governatore Mario Oliverio, impegnato a Ginevra.
Il centrodestra ha colto la palla al balzo con il consigliere della Cdl Mangialavori che ha chiesto al presidente Irto la verifica del numero legale, ottenendo la sospensione della seduta e il rinvio delle interrogazioni rimanenti. Durante la pausa è stato il capogruppo del Pd Sebi Romeo a chiedere ai consiglieri di centrodestra di rientrare per consentire l'apporvazione della presa d'atto del Por. La richiesta è stata accolta dal centrodestra che in Aula che, però, ha specificato il senso della presenza tecnica puntando l'indice contro l'incapacità del centrosinistra. Cannizzaro, Nicolò, Tallini, Mangialavori non hanno lesinato critiche alle incapacità del governo Oliverio. Anche il Nuovo centrodestra, tramite Esposito, ha chiesto maggiore attenzione sul alcuni temi, dimostrando ancora una volta il momento di tensione che gli alfaniani vivono con il Pd e che non lascia ben sperare per un accordo a Cosenza.
Un fuoco di fila sull'immobilismo di Oliverio che ha spinto il consigliere Orlandino Greco a chiedere a Romeo se per una presenza tecnica non si stesse pagando un prezzo eccessivo.
Alla fine il Por passa, grazie alla presenza tecnica del centrodestra (un "salvagente" per come lo ha definito il consigliere Cannizzaro), ma le questioni politiche interne alla maggioranza rimangono tutti. E la giunta dei tecnici, adesso, tornerà ad essere argomento assai spinoso da trattare sia per Oliverio che per il segretario regionale Ernesto Magorno.

 

Riccardo Tripepi