Un comunicato stampa di poche righe, apparso nelle prime ore del pomeriggio, sul sito istituzionale del Governo, annuncia che "il Cdm è convocato per giovedì 9 marzo nel Comune di Cutro. La riunione si terrà nel corso del pomeriggio". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dato così seguito all'anticipazione di qualche giorno fa e ha risposto in questo modo a quanti le avevano addebitato un silenzio eccessivo sulla tragedia immane che domenica 26 febbraio ha sconvolto la Calabria. In attesa di ulteriori dettagli sul Cdm che si terrà nella nostra regione, va però detto che non è la prima volta che un Governo decide di lasciare Palazzo Chigi per esprimere vicinanza a quei territori che, per un motivo o per un altro, aspettano risposte dalla politica.

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Allora, riavvolgiamo il nastro ed elenchiamo i precedenti.
11 gennaio 2007. L'allora presidente Romano Prodi convoca il Cdm a Caserta e definisce l'appuntamento «un evento di significato storico».

5 maggio e 10 ottobre 2008. Il nuovo premier Silvio Berlusconi sceglie Napoli. Sul tavolo di entrambe le riunioni governative, andate in scena nella splendida cornice di Palazzo Reale, campeggia l'emergenza rifiuti che affligge la Campania. Il fondatore di Forza Italia commenta: «L'obiettivo è quello di portare il Governo dove esiste un problema da risolvere tempestivamente e non viceversa»

É ancora Berlusconi a prediligere la trasferta governativa all'indomani del drammatico terremoto che nel 2009 distrugge la città dell'Aquila.  Il Cdm si svolge il 23 aprile.

Le cronache più recenti restituiscono un precedente tutto calabrese. Il 18 aprile 2019, Giuseppe Conte porta i suoi ministri in riva allo Stretto. La riunione è interamente dedicata al nodo sanità.

Adesso, dopo quasi quattro anni, la Calabria torna al centro dell'agenda del Governo. Certo, per affrontare e gestire una questione internazionale come quella dei flussi migratori serve e servirà ben altro rispetto a un vertice ministeriale di qualche ora. Comunque sia, i preparativi sono in corso.