Bonaccini e De Micheli contrari, Schlein a favore. Alla fine la soluzione è stata di compromesso: si voterà sul web in caso di impedimenti fisici e residenza all’estero. Primarie per l’elezione del segretario il 26 febbraio
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Alla fine tutto si è risolto con il solito compromesso. La direzione nazionale del Pd ha licenziato, dopo accese discussioni, il regolamento del congresso. Il punto più controverso era quello legato al voto online che ha spaccato i quattro candidati alla segreteria. Il non detto è che molti candidati nutrivano il timore che il voto elettronico potesse favorire uno dei candidati, quella che ha un potenziale elettorato di riferimento più giovane o comunque più aduso all’utilizzo di internet. Così da un lato Bonaccini frenava, dall’ altro la Schlein insisteva.
Il compromesso finale è che potranno votare online solo chi vive all’estero, chi ha impedimenti fisici a recarsi ai gazebo ed infine chi abita in zone impervie per raggiungere facilmente i gazebo. Naturalmente è difficile individuare con esattezza l’ultima fattispecie e così c’è da attendersi nuove polemiche. La più arrabbiata di tutte pare essere la De Micheli ma è difficile che ci si sposterà da queste regole. Anche perché i tempi sono stretti.
Secondo il regolamento approvato, la discussione è il voto degli iscritti sulle piattaforme politico-programmatiche, e sulle candidature a segretario nazionale si svolge dal 3 febbraio al 12 febbraio ad eccezione delle regioni Lazio e Lombardia, nelle quali tale termine è prorogato al 19 febbraio. Le candidature alla segreteria si presentano entro il 27 gennaio. La data di svolgimento delle elezioni del segretario e della assemblee nazionale attraverso le primarie è fissata per il 26 febbraio. Si voterà dalle 8 alle 20.