«La giunta è quasi fatta» ha detto Franz Caruso al termine della cerimonia di proclamazione a sindaco di Cosenza. E nella giunta siederà anche una esponente del Movimento Cinquestelle. Sarà Veronica Buffone, 34 anni, e 135 preferenze raccolte. Ventiquattro in meno di Giampaolo Romanello, il più votato tra i pentastellati. Ma il rispetto delle quote rosa impone di nominare una donna per cui, la norma sulla parità di genere spalancherà le porte di Palazzo dei Bruzi alla giovane attivista.

Bianca Rende rimane in consiglio

Inizialmente il posto in giunta era stato offerto a Bianca Rende in ragione dell'alleanza politica stretta alla vigilia del ballottaggio. Ma l'esponente dell'Associazione What Woman Want ha scelto di proseguire la propria esperienza politica tra i banchi del consiglio comunale. Dopo aver visto tramontare l'ipotesi di una sua elezione alla Presidenza dell'assise, la postazione sarà appannaggio del Pd, con Giuseppe Mazzuca in pole position, avrebbe dovuto accettare un posto nell'esecutivo al buio, senza neppure conoscere il tenore delle deleghe che le sarebbero state assegnate.

I nomi più gettonati

La composizione del governo cittadino si va quindi delineando: oltre alla Buffone ci sono i cinque nomi indicati dalle tre liste componenti la coalizione vincente, seguendo il criterio dei consiglieri più votati: si tratta per il Pd di Damiano Covelli e Maria Pia Funaro, per il simbolo Franz Caruso Sindaco di Maria Teresa De Marco e Massimiliano Battaglia, per il Psi di Giuseppina Incarnato. Covelli sarà vicesindaco. Ci saranno poi due assessori indicati dall'alleato dell'ultimo momento Francesco De Cicco. Uno dovrebbe essere proprio lui, l'altro Pasquale Sconosciuto, il più votato della lista Cosenza Libera.

Un tecnico per risanare il bilancio

Infine il sindaco sta valutando il curriculum di numerosi esperti per conferire la delega al bilancio: occorre risanare i conti. Per questo una postazione sarà sacrificata dai partiti per essere assegnata ad un esterno in grado di traghettare l'amministrazione fuori dal dissesto.